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title: "Glossolalia, percorsi nel linguaggi macchinici"
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Sempre piu` voci artificiali affollano le nostre giornate. Alcune voci
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sono servili e vogliono aiutarci ad esaudire i nostri bisogni di
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consumatori, altre voci ci intrattengono e divengono fenomeni o prodotti
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artistici. In questo frastuono e’ difficile capire e le nostre orecchie
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si stanno ormai abituando alle voci meccanizzate. Per questo ci siamo
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munite di apparecchi acustici avanzatissimi e ci siamo avventurati in un
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percorso interdisciplinare tra voci umane ed artificiali.
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Inizieremo dalle voci artificiali come probabilmente non le avete mai
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sentite. Non saranno le Syri, Cortana o Alexia a riempire le nostre
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casse, ma le voci festose delle Vocalidols. Ma attenzione! queste voci
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ci annoieranno presto e ci faranno perdere il senso del tempo. Se
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riuscirete a non addormentarvi vi offriremo una panoramica su quello che
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e’ il mondo contemporaneo delle cantanti artificiali (soprattutto
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donne), dove sono, che lingue parlano e come si rapportano con i loro
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colleghi umani.
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Da questa ricerca storico-tecnologica ne emerge che vi sono solo poche
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tecnologie che permettono di produrre suoni umani. Una di queste l’ha
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sviluppata l’evoluzione in migliaia di anni, le altre sono venute furi
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nel corso degli ultimi due secoli. Analizzeremo allora il tratto vocale
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e le sorgenti di voci sintetiche con un sofisticato radar acustico
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fastfurietrasformato in python. Metteremo a confronto delle sequenze
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parlate e cantate simili -niente di meno che Vivaldi!- e vedremo che la
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voce umana e’ sostanzialmente piu’ sporca!
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La sporcizia e’ cio’ che ci rende umani, la sporcizia e l’unicita’ delle
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nostre corde vocali, delle nostre emozioni e del nostro accento.
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Ciascuna voce ha delle caratteristiche idiosincratiche che la macchina
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non sa riprodurre, o non vuole. Sara’ qui che lasceremo la tecnica
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acustica per avventurarci nelle neuroscienze della corteccia auditiva.
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Vedremo come il sistema percettivo umano sa sfruttare quest imperfezioni
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per riconoscere una voce familiare.
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Sara’ allora il momento di capire qual’e’ la capacita’ di una macchina
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di riconoscere il parlato e come se la cava con le imperfezioni di cui
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le nostre voci si compongono. Vedremo allora la differenza tra il
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riconoscere una voce parlata e una voce cantata, la seconda con le sue
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variazioni e’ inaccessibile alla macchina, invece e’ intellegibile e
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apprezzata dall’ascoltatore umano. Anche questa volta sara’ un approccio
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hacker, con le mani in pasta.
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Infine cercheremo di chudere il ciclo vedendo se la comunicazione
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macchina-macchina e’ piu’ efficace, e in caso potremmo- e dovremmo-
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lasciare le macchine a parlare tra loro!
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A difesa dei valori macchinici intendiamo precisare che la tecnologia di
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sintetizzazione vocale ci piace, e anche molto! Tuttavia, ci rifiutiamo
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di paragonare l’umano e la macchina nell’arte canora. In questo impari
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confronto perderemo entrambi le nostre specificita` e ci ritroveremo in
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uno standard freddo e alienante. Alrettanto, cercheremo di mettere in
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luce le contraddizioni di un sistema tecno-culturale che esalta
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tecnologie piuttosto imperfette. Un sistema che dietro la maschera
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dell’innovazione consuma infinite risorse energetiche, creando
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ineguaglianze nell’accesso a questi strumenti e promuovendo l’utilizzo
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di standard ragiungibili solo da pochi.
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# Se ancora non è stata assegnata una stanza al talk, commentala. Non usare un valore tipo "qualunque" o
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# cose del genere, che ci si incasina tutto
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#room: antani
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# duration è la durata in minuti del talk
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duration: 120
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# Ci vanno le virgolette intorno! altrimenti 17.30 viene interpretato come un numero decimale
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#time: "17.30"
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# day è il giorno in cui avverrà il talk. Finché non decommenti il talk non sarà schedulato
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# 0=giovedì, 1=venerdì, 2=sabato, 3=domenica
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# day: 0
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tags:
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- voce
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- AI
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# Devono essere dei link validi!
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links: []
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# mail dovrebbe contenere un link all'email in lista hackmeeting in cui il talk è stato proposto
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# così si può sapere chi contattare e se c'è stata una discussione
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# prendi il link da https://lists.autistici.org/list/hackmeeting.it.html
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# il campo mail NON è un indirizzo email
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mail: "https://lists.autistici.org/message/20200731.224126.a1d16035.it.html"
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# contacts invece sono i nomi, o gli indirizzi, delle persone che presentano
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contacts:
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- cocco
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- pinke
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- agropunx
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# se chiedono di non sovrapporli con qualche talk, segnalo qui
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# cosi' poi il coso ci avvisa quando sbagliamo
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nooverlap: []
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# Devi usare UTF-8, non t'inventare scuse, sappiamo ndo abiti
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# vim: set fileencoding=utf-8 ts=4 sw=4 et:
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