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  1. title: "Glossolalia, percorsi nel linguaggi macchinici"
  2. text: |
  3. Sempre piu` voci artificiali affollano le nostre giornate. Alcune voci
  4. sono servili e vogliono aiutarci ad esaudire i nostri bisogni di
  5. consumatori, altre voci ci intrattengono e divengono fenomeni o prodotti
  6. artistici. In questo frastuono e’ difficile capire e le nostre orecchie
  7. si stanno ormai abituando alle voci meccanizzate. Per questo ci siamo
  8. munite di apparecchi acustici avanzatissimi e ci siamo avventurati in un
  9. percorso interdisciplinare tra voci umane ed artificiali.
  10. Inizieremo dalle voci artificiali come probabilmente non le avete mai
  11. sentite. Non saranno le Syri, Cortana o Alexia a riempire le nostre
  12. casse, ma le voci festose delle Vocalidols. Ma attenzione! queste voci
  13. ci annoieranno presto e ci faranno perdere il senso del tempo. Se
  14. riuscirete a non addormentarvi vi offriremo una panoramica su quello che
  15. e’ il mondo contemporaneo delle cantanti artificiali (soprattutto
  16. donne), dove sono, che lingue parlano e come si rapportano con i loro
  17. colleghi umani.
  18. Da questa ricerca storico-tecnologica ne emerge che vi sono solo poche
  19. tecnologie che permettono di produrre suoni umani. Una di queste l’ha
  20. sviluppata l’evoluzione in migliaia di anni, le altre sono venute furi
  21. nel corso degli ultimi due secoli. Analizzeremo allora il tratto vocale
  22. e le sorgenti di voci sintetiche con un sofisticato radar acustico
  23. fastfurietrasformato in python. Metteremo a confronto delle sequenze
  24. parlate e cantate simili -niente di meno che Vivaldi!- e vedremo che la
  25. voce umana e’ sostanzialmente piu’ sporca!
  26. La sporcizia e’ cio’ che ci rende umani, la sporcizia e l’unicita’ delle
  27. nostre corde vocali, delle nostre emozioni e del nostro accento.
  28. Ciascuna voce ha delle caratteristiche idiosincratiche che la macchina
  29. non sa riprodurre, o non vuole. Sara’ qui che lasceremo la tecnica
  30. acustica per avventurarci nelle neuroscienze della corteccia auditiva.
  31. Vedremo come il sistema percettivo umano sa sfruttare quest imperfezioni
  32. per riconoscere una voce familiare.
  33. Sara’ allora il momento di capire qual’e’ la capacita’ di una macchina
  34. di riconoscere il parlato e come se la cava con le imperfezioni di cui
  35. le nostre voci si compongono. Vedremo allora la differenza tra il
  36. riconoscere una voce parlata e una voce cantata, la seconda con le sue
  37. variazioni e’ inaccessibile alla macchina, invece e’ intellegibile e
  38. apprezzata dall’ascoltatore umano. Anche questa volta sara’ un approccio
  39. hacker, con le mani in pasta.
  40. Infine cercheremo di chudere il ciclo vedendo se la comunicazione
  41. macchina-macchina e’ piu’ efficace, e in caso potremmo- e dovremmo-
  42. lasciare le macchine a parlare tra loro!
  43. A difesa dei valori macchinici intendiamo precisare che la tecnologia di
  44. sintetizzazione vocale ci piace, e anche molto! Tuttavia, ci rifiutiamo
  45. di paragonare l’umano e la macchina nell’arte canora. In questo impari
  46. confronto perderemo entrambi le nostre specificita` e ci ritroveremo in
  47. uno standard freddo e alienante. Alrettanto, cercheremo di mettere in
  48. luce le contraddizioni di un sistema tecno-culturale che esalta
  49. tecnologie piuttosto imperfette. Un sistema che dietro la maschera
  50. dell’innovazione consuma infinite risorse energetiche, creando
  51. ineguaglianze nell’accesso a questi strumenti e promuovendo l’utilizzo
  52. di standard ragiungibili solo da pochi.
  53. # Se ancora non è stata assegnata una stanza al talk, commentala. Non usare un valore tipo "qualunque" o
  54. # cose del genere, che ci si incasina tutto
  55. room: B
  56. # duration è la durata in minuti del talk
  57. duration: 120
  58. # Ci vanno le virgolette intorno! altrimenti 17.30 viene interpretato come un numero decimale
  59. time: "18.00"
  60. # day è il giorno in cui avverrà il talk. Finché non decommenti il talk non sarà schedulato
  61. # 0=giovedì, 1=venerdì, 2=sabato, 3=domenica
  62. day: 2
  63. tags:
  64. - voce
  65. - AI
  66. # Devono essere dei link validi!
  67. links: []
  68. # mail dovrebbe contenere un link all'email in lista hackmeeting in cui il talk è stato proposto
  69. # così si può sapere chi contattare e se c'è stata una discussione
  70. # prendi il link da https://lists.autistici.org/list/hackmeeting.it.html
  71. # il campo mail NON è un indirizzo email
  72. mail: "https://lists.autistici.org/message/20200731.224126.a1d16035.it.html"
  73. # contacts invece sono i nomi, o gli indirizzi, delle persone che presentano
  74. contacts:
  75. - cocco
  76. - pinke
  77. - agropunx
  78. # se chiedono di non sovrapporli con qualche talk, segnalo qui
  79. # cosi' poi il coso ci avvisa quando sbagliamo
  80. nooverlap: []
  81. # Devi usare UTF-8, non t'inventare scuse, sappiamo ndo abiti
  82. # vim: set fileencoding=utf-8 ts=4 sw=4 et: