Non-corso per non prendere a martellate il monitor quando usate Git.
This work is licensed under the Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License: http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/
A chi si trova a volere/dovere usare Git, ed è ancora alle prime armi.
Le basi per lavorare in locale e collaborare con altri usando il forking workflow, da applicare senza porsi troppe domande.
Una serie di strumenti avanzati, per chi ci ha preso gusto e vuole approfondire lo strumento.
Un sistema di controllo versione distribuito.
Serve per tener traccia dei cambiamenti al proprio codice e per facilitare lo sviluppo condiviso. Va ricordato che Git è nato soprattutto per aiutare chi deve integrare il codice altrui, e non tanto per il singolo sviluppatore.
Il resto lo spiega meglio Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Git%5F%28software%29
Git non avrà segreti per voi, una volta compreso...
Tutto vero, ma la sua user interface è un mezzo disastro.
Working directory: i file su cui state lavorando
Staging area (o Index): dove mettiamo da parte le modifiche che finiranno nel prossimo commit
Commit: snapshot dello stato in un certo momento
(fare) Checkout: aggiornare i file nella working directory ad un dato branch/commit/...
$ git config --global user.name "Davide Alberani"
$ git config --global user.email da@erlug.linux.it
$ git config --global color.ui auto
In cui forniamo un workflow precotto per chi non vuole porsi troppe domande, adatto allo sviluppo in solitaria o con pochi altri contributori.
Iniziamo lavorando in locale, per poi vedere come interagire con altri sviluppatori.
Creare un nuovo repository partendo da una directory (vuota o meno):
$ git init
Clonare un repository remoto esistente:
$ git clone https://github.com/user/repo.git
È stata creata la directory .git (il repository); se abbiamo fatto un clone, sono stati aggiunti i riferimenti al remote.
Vedere lo stato del sistema:
$ git status [-s]
Untracked: nuovi file nella working directory, non ancora aggiunti
Unmodified: file che non sono cambiati dal commit precedente
Modified: modificati nella working area e non ancora aggiunti alla staging area
Staged: nella staging area, pronti per il prossimo commit
Modifichiamo un file ed aggiungiamolo alla staging area:
$ git add prova.txt
Committiamolo:
$ git commit [-m "messaggio di commit"]
Verifichiamo quanto accaduto:
$ git log
Abbiamo aggiunto un file alla staging area, per poi salvare uno snapshot del nostro lavoro.
Sono uno snapshot dell'intero stato del sistema in un dato momento, identificati da un hash.
I commit hash sono generati partendo da: messaggio, committer, author, dates, tree, parent hash.
Un tag è un puntatore ad un commit:
$ git tag -a v1.0
$ git log [--stat] [--patch] [--graph] [--decorate] [--color] [-2]
Rappresenta la storia dei commit fino al punto corrente (o da/a qualsiasi punto indicato).
Si può limitare agli ultimi N commit con -N
Visualizzare solo i commit che hanno coinvolto un dato file:
$ git log -- file.txt
Modifichiamo un file, senza aggiungerlo alla staging area:
$ git diff
Per vedere quanto è stato posto in staging area:
$ git diff --staged
Modificare l'ultimo commit (aggiungere un file, modificare il commit message o l'autore, ...):
$ git commit --amend [--author="Name Surname <user@example.com>"]
Un file stato aggiunto per sbaglio alla staging area:
$ git reset HEAD -- file
Riportare un file modificato nell'ultimo stato committato/staged:
$ git checkout -- file
Ho fatto un casino nella working directory. Riportiamo tutto allo stato dell'ultimo commit:
$ git reset --hard HEAD
Voglio creare un nuovo commit che annulla le modifiche introdotte da un commit precedente:
$ git revert [-n] <commit>
Sono puntatori mobili, spostati ad ogni nuovo commit.
Servono a separare diversi filoni di sviluppo e ad integrare i contributi di altri.
Creare un branch:
$ git branch fix/bug-123
Visualizzare tutti i branch:
$ git branch -a
Cancellare un branch locale:
$ git branch -d [--force] fix/bug-123
Spostarsi su un branch:
$ git checkout fix/bug-123
Creare e spostarsi in un singolo comando:
$ git checkout -b fix/bug-123
master è solamente un default
fate caso all'asterisco: è il branch corrente
dare nomi significativi; usate prefissi (bugfix/, fix/, improvement/, feature/, task/) e issue di riferimento
refs: nome collettivo per riferirsi ad HEAD, branches, tags
Partendo da master:
$ git branch -b fix/bug-123
$ # editiamo nuovofile.txt
$ git add nuovofile.txt
$ git commit
$ git checkout master
$ git merge fix/bug-123
fast-forward! master era più indietro rispetto a fix/bug-123, e quindi abbiamo semplicemente spostato il puntatore master.
Non è stato neppure creato un nuovo commit.
Il comando commit ha le opzioni --ff-only e --no-ff per decidere come comportarsi.
Partendo da master:
$ git branch -b fix/bug-123
$ # editiamo file.txt
$ git add file.txt
$ git commit
$ git checkout master
$ # editiamo file.txt in maniera differente, sulle stesse righe
$ git add file.txt
$ git commit
Mergiamo:
$ git merge fix/bug-123
$ # risolviamo i conflitti
$ git add file.txt
$ git commit
Cercare sempre tutti i markers <<<<<<<, =======, >>>>>>>
$ git remote add origin https://github.com/user/repo.git
$ git remote -v
Aggiornare il repository locale con i dati di un remoto:
$ git fetch --prune --tags origin
Differenze tra il master locale e quello remoto:
$ git log master...origin/master
Scaricare gli aggiornamenti dal remoto e mergiare il branch corrente:
$ git pull origin
Aggiungere al repository remoto un branch locale:
$ git push --set-upstream origin local-branch-name
Aggiungiamo i cambiamenti locali ad un branch remoto:
$ git push --tags [origin [master]]
Cosa da non fare MAI (salvo non ne siate davvero convinti): modificare una history che sia già stata pushata.
Questo perché se qualcuno sta lavorando sullo stesso branch remoto, le altre persone si troveranno con dei repository non consistenti.
Nello scegliere un workflow dovrete rispondere ad alcune domande, quali:
I principali sono:
Valide risorse:
Vediamo il forking workflow. Non perché sia intrinsecamente il migliore, ma perché quello più diffuso nello sviluppo su piattaforme come Github. Presupposti:
Il project maintainer ha creato il repository upstream remoto e il proprio clone locale.
Maintainer:
Il developer ora:
Developer deve sviluppare un fix che andrà applicato sul branch master del repository upstream.
Nel clone locale del proprio fork, farà:
$ git checkout master
$ git pull upstream
$ git checkout -b fix/bug-123
$ # introdurre il fix
$ git commit
$ git push --set-upstream origin fix/bug-123
Ora va sulla pagina web del proprio fork e crea una pull request.
Pull request NON è un concetto base di Git (non esattamente, almeno). È qualcosa che vi è stato costruito sopra per facilitare la collaborazione tra sviluppatori.
La pull request creata in precedenza dice: "propongo di applicare i commit del branch developer-fork:fix/bug-123 a repository-upstream:master" Ora developer, project maintainer e altri possono discuterne.
Se dovesse essere necessario, developer può aggiungere altri commit semplicemente con un nuovo push.
Una volta soddisfatti, project maintainer potrà effettuare il merge del codice su repository-upstream:master.
Se il merge non presenta conflitti, lo si può fare direttamente dalla GUI web sul repository upstream. Altrimenti il project maintainer dovrà fare il fetch di developer-fork:fix/bug-123 sul proprio clone locale, effettuare il merge su master per poi farne il push sul repository upstream.
In cui forniremo una serie di strumenti avanzati.
Salire di 3 livelli, seguendo sempre il primo parent commit (in caso di merge):
$ git log -1 HEAD~3
Salire di un livello, seguendo il secondo parent commit (in caso di merge):
$ git log -1 HEAD^2
double dot range:
$ git log master..branch
triple dot range:
$ git log --left-right master...branch
Vedere anche: https://stackoverflow.com/questions/7251477/what-are-the-differences-between-double-dot-and-triple-dot-in-git-dif
$ git cherry-pick <commit>
$ # in caso di conflitti:
$ git cherry-pick --continue
Si sono prese le modifiche introdotte dai commit elencati, e sono state riapplicate sul branch corrente. Sono stati creati dei nuovi commit.
Ad esempio per backportare un fix su diversi release branch, o se vi siete accorti che un certo commit era da fare su un altro branch.
Poniamoci nella stessa situazione divergente dell'esempio in cui abbiamo usato merge, e poi:
$ git checkout fix/bug-123
$ git rebase master
$ # risolviamo eventuali conflitti
$ git rebase --continue
Abbiamo preso tutti i commit di fix/bug-123 e li abbiamo ri-applicati su master, che nel mentre era andato avanti.
Tutti i commit specifici di fix/bug-123 sono cambiati.
Quando dovete spostare più commit e/o per porvi nella condizione di fare un merge pulito. Questo può essere fatto dal developer prima di aprire una pull request per semplificare il lavoro al maintainer e/o dal maintainer stesso prima del merge, per ottenere una history lineare.
Un rebase modifica i commit originali: questo va evitato se quei commit sono già stati pushati ed altri sviluppatori li stanno usando come base per il proprio lavoro.
Creiamo un nuovo branch e committiamo 2 o 3 modifiche. Poi:
$ git rebase -i master
Abbiamo accorpato, scartato o invertito l'ordine dei commit.
Quando abbiamo finito di lavorare su un branch, e vogliamo semplificare la history.
Ad esempio quando non si vuole includere in un commit una riga di debug, che però si vuole mantenere nella working directory.
Capita di dover mettere da parte il lavoro nella directory corrente senza voler committare:
$ git stash
Vedere la lista:
$ git stash list
Riapplicare una modifica messa in stash:
$ git stash pop [stash]
Eliminarne uno:
$ git stash drop stash@{0}
Ad esempio quando vogliamo passare ad un altro branch, accantonando le modifiche nella working directory.
è possibile creare e riapplicare una patch usando i comandi:
$ git format-patch [refs]
$ git apply patch-file.diff
La history mostra solo i commit inclusi in un branch.
Per vedere tutto ciò che è successo:
$ git reflog [--relative-date]