\newgeometry{bottom=1cm,top=1cm,right=0.5cm,left=0.7cm} {\begin{wrapfigure}{i}{.4\textwidth} \includegraphics[width=.4\textwidth]{images/rete_evasioni} \end{wrapfigure} \small \setlength{\parskip}{0.5mm} \setlength{\parindent}{1pt} Siamo una rete di compagni e compagne costituitasi all'indomani degli arresti del \textbf{15 ottobre 2011}, uniti dalla volont\`a comune di non lasciare soli i giovani compagni e le giovani compagne arrestate durante quella giornata di rabbia e rivolta. Ciascuna e ciascuno di noi \`{e} portatore di una propria specificit\`{a} di pensiero e di azione. Siamo accomunate e accomunati dall'idea che la solidariet\`a sia un'arma per scardinare l'isolamento, l'indifferenza e la para che i poteri infondono nelle vite di gruppi e individui. Siamo consapevoli dell'importanza di sostenere e consolidare relazioni di confronto e condivisione sulle tematiche del controllo, della repressione e della reclusione. Pensiamo sia opportuno creare e diffondere responsabilit\`{a} comuni, affinch\'{e} nessuna persona colpita dalla repressione si senta, n\'{e} rimanga, sola. Parlare di repressione digitale, scegliendo di sostenere e diffondere l'opuscolo del collettivo \textbf{AvANa}, rientra nel progetto della ``rete'' di fornire strumenti utili ad evadere il controllo che oggi si manifesta sempre pi\`{u} sotto forma di dispositivi tecnologici. Conoscere bene le maglie della repressione \`e l'unico modo per evitare di rimanerci intrappolati. Se evadere \`e un istinto naturale per ogni prigioniera e prigioniero che non vuole farsi addomesticare, lottare \`e una scelta consapevole per rompere le catene dell'oppressione e dello sfruttamento.% \begin{wrapfigure}{r}{.5\textwidth}% \includegraphics[width=.5\textwidth]{images/libere}% \end{wrapfigure}% }% \restoregeometry