Come difendere l'anonimato online

In genere, se effettuiamo l'accesso sui loro portali, accettiamo di cedere loro automaticamente molti dei nostri dati personali (nome, numero di telefono, il nostro genere -se ci identifichiamo in un genere-)
Oltre ai contenuti, ad esempio, delle nostre chat o delle nostre e-mail, possono sapere cosa cerchiamo più di frequente, in quale momento della giornata e da quale luogo (con buona approssimazione)
Possono usare questi dati per tracciare un profilo della nostra persona e venderlo ad altre società
Possono anche estrapolare alcune informazioni che magari noi non gli abbiamo dato direttamente, come il nostro orientamento sessuale o le nostre idee politiche

Gli ISP veicolano tutto il traffico dalla nostra utenza (internet di casa, connessione mobile)
Tutti i contenuti che non sono cifrati possono essere letti dagli ISP
Anche se usiamo connessioni cifrate (ad esempio https) gli ISP possono avere informazioni molto importanti come i siti che navighiamo a che ora li visualizziamo
Dalle nostre abitudini di navigazione possono tracciare un nostro profile e potrebbero venderlo (negli USA è già possibile farlo)

A qualsiasi livello.
Possono intercettare tutto il nostro traffico, in chiaro e cifrato, telefonico e internet
In alcuni casi, che però spetta al GIP decidere, possono impiantare malware sui vostri dispositivi (telefoni e computer) per rompere le tutele che una persona può mettere in atto