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  1. # Forse questo titolo è troppo lungo?
  2. title: "Esperimenti di archeologia videoludica: il caso Petit Computer"
  3. text: |
  4. Si potrebbe pensare che in ambito digitale la preservazione sia più facile che mai, ma spesso non si tiene conto di tutto quel materiale che, più o meno silenziosamente, scompare senza lasciare traccia, diventando così, a seconda dei casi, irreperibile o inutilizzabile. Il mondo del videogioco è “esemplare” in questo: a fronte di un’infinità di produzioni pubblicate anno per anno, giorno dopo giorno una mole difficilmente quantificabile di materiale tende a scomparire dai radar per le ragioni più disparate; vuoi per quella che potremmo definire “obsolescenza programmata”, vuoi per tutti quegli strumenti (leggi tecnologie DRM, ovvero Digital Rights Management) che a prima vista si ergono come paladini in difesa degli interessi degli sviluppatori, ma che a ben guardare impediscono una corretta e completa preservazione delle opere in ottica futura (e parliamo di un futuro nemmeno troppo lontano). Nello specifico in questa sede vorremmo proporre il viaggio che ci ha portat* a sperimentare un primo tentativo di preservazione di uno strumento particolarmente interessante: si tratta di Petit Computer, seconda versione del dialetto BASIC sviluppato dalla giapponese SmileBoom e proposto su Nintendo DSi, nonché divenuto (quasi) inaccessibile da qualche anno, perché rimosso dagli store ufficiali: questa perdita ha come diretta conseguenza la scomparsa dei vari titoli realizzati con Petit Computer, normalmente fruibili solo attraverso l’applicazione stessa. Cercheremo dunque di esporre i nostri “scavi” archeologici (condotti pur sempre in modo amatoriale e non strettamente tecnico) andando a toccare argomenti come l’emulazione e la simulazione, senza dimenticare qualche riflessione sul concetto stesso di “preservazione”.
  5. # Se ancora non è stata assegnata una stanza al talk, commentala. Non usare un valore tipo "qualunque" o
  6. # cose del genere, che ci si incasina tutto
  7. #room: antani
  8. # duration è la durata in minuti del talk
  9. duration: 60
  10. # Ci vanno le virgolette intorno! altrimenti 17.30 viene interpretato come un numero decimale
  11. time: "18.00"
  12. # day è il giorno in cui avverrà il talk. Finché non decommenti il talk non sarà schedulato
  13. # 0=giovedì, 1=venerdì, 2=sabato, 3=domenica
  14. day: 1
  15. room: B
  16. tags:
  17. - petit computer
  18. - archeologia video ludica
  19. # Devono essere dei link validi!
  20. links:
  21. - https://www.arkiwi.org/path64/aGFja21lZXRpbmcvSGFja2l0XzIwMTgvYXJjaGVvbG9naWF2aWRlb2x1ZGljYS5vZ2c/html
  22. # mail dovrebbe contenere un link all'email in lista hackmeeting in cui il talk è stato proposto
  23. # così si può sapere chi contattare e se c'è stata una discussione
  24. # prendi il link da https://lists.autistici.org/list/hackmeeting.en.html
  25. # il campo mail NON è un indirizzo email
  26. # mail: "https://lists.autistici.org/message/20180615.131141.35e845a0.en.html"
  27. # contacts invece sono i nomi, o gli indirizzi, delle persone che presentano
  28. contacts:
  29. - illud
  30. # Devi usare UTF-8, non t'inventare scuse, sappiamo ndo abiti
  31. # vim: set fileencoding=utf-8 ts=4 sw=4 et: