sito-hackit-19/talks/copyleft-vs-oligopolio/meta.yaml
2019-05-04 21:13:26 +02:00

74 lines
3,5 KiB
YAML

title: "Copyleft e decentralizzazione nella lotta all'oligopolio tecnologico"
text: |
La precedente generazione di hacker ha vinto la battaglia per la diffusione
dell'open source, a suon di "Linux installation party" e piccole e grandi
battaglie all'interno di aziende e istituzioni. Ma è davvero la vittoria che
ci si augurava di ottenere?
Se si guarda bene, il panorama in realtà non è cambiato molto. I giganti del
software proprietario hanno imparato dopo tanti anni a utilizzare i mezzi, le
licenze e i sistemi open. L'openwashing è una operazione commerciale di
grande successo che ha reso difficile spiegare alle nuove generazioni di
programmatori cosa non va in Microsoft o Google, oggi.
Cinque tra le più grandi aziende al mondo hanno costruito e continuano a
costruire il loro impero tecnologico su software proprietario al 99%, ma si
propongono pubblicamente come amici, se non benefattori, del cosiddetto Open
Source. Da 'enterprise' a 'foundation': quando il capitalismo abbraccia
metodi mafiosi per diventare monopolio.
Acquisizioni, assunzioni, relicensing, EEE per sbaragliare tutti i
concorrenti, spiegata con esempi pratici e concreti. La battaglia dei cyber
oppressori contro il software libero. 'Hackaton' e 'summer of code' come mezzi
di sfruttamento gratuito dello sviluppo open source.
Le mission segrete dei GAFAM.
Dunque, cosa possiamo fare, noi developers attente all'etica e all'ecosistema
tecnologico, perché sia la comunità a riappropriarsi della tecnologia, a
partire dal software? Una guida passo-passo all'uso critico delle licenze,
autodifesa dalle CLA, copyleft e contributi anonimi per rendere la vita
difficile a chi vuole estendere ed estinguere i nostri progetti.
AGPL, GPL, decentralizzazione del copyright, contributi anonimi e non
tracciabili sono armi potenti e possono essere usate da tutte, una volta
compresi i meccanismi alla base, non servono alte competenze legali.
L'open source non è mai stato un punto di arrivo, ma solo una tappa verso la
riappropriazione delle tecnologie e l'affermazione di un modello di sviluppo
software equo e solidale. Public money? Public code. Ma meglio se Libero _e_
di tutte (o di nessuno!), e non solo open.
# Se ancora non è stata assegnata una stanza al talk, commentala. Non usare un valore tipo "qualunque" o
# cose del genere, che ci si incasina tutto
room: B
# duration è la durata in minuti del talk
duration: 100
# Ci vanno le virgolette intorno! altrimenti 17.30 viene interpretato come un numero decimale
time: "21.30"
# day è il giorno in cui avverrà il talk. Finché non decommenti il talk non sarà schedulato
# 0=giovedì, 1=venerdì, 2=sabato, 3=domenica
day: 1
tags:
- copyright
- copyleft
- licenze
# Devono essere dei link validi!
links: []
# mail dovrebbe contenere un link all'email in lista hackmeeting in cui il talk è stato proposto
# così si può sapere chi contattare e se c'è stata una discussione
# prendi il link da https://lists.autistici.org/list/hackmeeting.en.html
# il campo mail NON è un indirizzo email
mail: "https://lists.autistici.org/thread/20190410.064836.a45e7288.en.html"
# contacts invece sono i nomi, o gli indirizzi, delle persone che presentano
contacts:
- danielinux
# se chiedono di non sovrapporli con qualche talk, segnalo qui
# cosi' poi il coso ci avvisa quando sbagliamo
nooverlap: []
# Devi usare UTF-8, non t'inventare scuse, sappiamo ndo abiti
# vim: set fileencoding=utf-8 ts=4 sw=4 et: