forked from boyska/sito-hackit-19
1 line
No EOL
32 KiB
JSON
1 line
No EOL
32 KiB
JSON
{"pages":[{"text":"30maggio-2giugno / Firenze L' hackmeeting è l'incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all'interno della nostra società. Ma non solo, molto di più. Lo sussuriamo nel tuo orecchio e soltanto nel tuo, non devi dirlo a nessuno: l'hackit è solo per veri hackers, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua. Tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell'indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti. L'evento è totalmente autogestito: non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti.","tags":"pages","loc":"index.html","title":"About"},{"text":"Info Dove Firenze, csa nEXt Emerson, via di Bellagio 15, http://www.csaexemerson.it Quando 30,31 Maggio, 1,2 giugno 2019 Dormire Sarà allestito uno spazio al chiuso e uno all'aperto per tende e camper. Se avete intenzione di venire in camper vi preghiamo di avvisare in lista, perchè i posti sono limitati. Nel quartiere di Castello (quello in cui si trova il csa) vi sono alcune strutture tipo b&b e pensioni, volendo potreste anche cercare su Sesto e usare i mezzi per spostarsi. Mangiare Saranno garantiti colazioni/pranzi/cene a un prezzo popolare, non troppo distante al centro sociale ci sono alcuni bar e negozi per acquistare cibo e bevande. Docce Ci saranno 4 docce a disposizione, sicuramente 3 con acqua calda (speriamo di terminare in tempo anche la quarta…) Come arrivare Vedi sezione apposita del sito Chi organizza l'hackmeeting? L'hackmeeting è un momento annuale di incontro di una comunità che si riunisce intorno a una mailing list . Non esistono organizzatori e fruitori. Tutti possono iscriversi e partecipare all'organizzazione dell'evento, semplicemente visitando il sito www.hackmeeting.org ed entrando nella comunità. Chi è un hacker? Gli hacker sono persone curiose, che non accettano di non poter mettere le mani sulle cose. Che si tratti di tecnologia o meno gli hackers reclamano la libertà di sperimentare. Smontare tutto, e per poi rifarlo o semplicemente capire come funziona. Gli Hackers risolvono problemi e costruiscono le cose, credono nella libertà e nella condivisione. Non amano i sistemi chiusi. La forma mentis dell'hacker non è ristretta all'ambito del software-hacking: ci sono persone che mantengono un atteggiamento da hacker in ogni campo dell'esistente, spinti dallo stesso istinto creativo. Chi tiene i seminari? Chi ne ha voglia. Se qualcuno vuole proporre un seminario, non deve fare altro che proporlo in lista. Se la proposta piace, si calendarizza. Se non piace, si danno utili consigli per farla piacere. Ma cosa si fa, a parte seguire i seminari? Esiste un \"lan-space\", vale a dire un'area dedicata alla rete: ognuno arriva col proprio portatile e si può mettere in rete con gli altri. In genere in questa zona è facile conoscere altri partecipanti, magari per farsi aiutare a installare Linux, per risolvere un dubbio, o anche solo per scambiare quattro chiacchiere. L'hackmeeting è un open-air festival, un meeting, un hacking party, un momento di riflessione, un'occasione di apprendimento collettivo, un atto di ribellione, uno scambio di idee, esperienze, sogni, utopie. Quanto costa l'ingresso? Come ogni anno, l'ingresso all'Hackmeeting è del tutto libero; ricordati però che organizzare l'Hackmeeting ha un costo. Le spese sono sostenute grazie ai contributi volontari, alla vendita di magliette e altri gadget e in alcuni casi all'introito del bar e della cucina. Cosa posso portare Se hai intenzione di utilizzare un computer, portalo accompagnato da una ciabatta elettrica. Non dimenticare una periferica di rete di qualche tipo (vedi cavi ethernet, switch e/o dispositivi WiFi). Ricordati inoltre di portare tutto l'hardware su cui vorrai smanettare con gli altri. Durante l'evento la connessione internet sarà estremamente limitata dato il posto ma, se vuoi essere assolutamente sicuro di poterti connettere, portati una pennina 4G e il necessario per condividerla con gli amici! In generale, cerca di essere autosufficiente sul lato tecnologico. Posso arrivare prima di giovedì? Vuoi arrivare qualche giorno prima? Fantastico! Nei giorni precedenti ad hackmeeting ci sono sempre molte cose da fare (preparare l'infrastruttura di rete, preparare le sale seminari, e tanto altro!) quindi una mano è ben accetta. Dai un'occhiata alla mailing list per organizzarti. Posso scattare foto, girare video, postare, taggare, condividere, uploadare? Pensiamo che ad ogni partecipante debba essere garantita la libertà di scegliere in autonomia l'ampiezza della propria sfera privata e dei propri profili pubblici; per questo all'interno di hackmeeting sono ammessi fotografie o video solo se chiaramente segnalati e precedentemente autorizzati da tutte e tutti quanti vi compaiano. Le persone che attraversano hackmeeting hanno particolarmente a cuore il concetto di privacy: prima di fare una foto, esplicitalo. Come ci si aspetta che si comportino tutte e tutti? Hackmeeting è uno spazio autogestito, una zona temporaneamente autonoma e chi ci transita è responsabile che le giornate di hackit si svolgano nel rispetto dell'antisessismo, antirazzismo e antifascimo. Se subisci o assisti a episodi di oppressione, aggressione, brute force, port scan, ping flood e altri DOS non consensuali e non sai come reagire o mitigare l'attacco, conta sul sostegno di tutta la comunità e non esitare a richiamare pubblicamente l'attenzione e chiedere aiuto.","tags":"pages","loc":"info.html","title":"Info"},{"text":"TODO","tags":"pages","loc":"press.html","title":"Stampa"},{"text":"Hackit sarà presso il csa nEXt Emerson in via di Bellagio, 15 (Firenze) come si arriva… …in autobus : ci sono due autobus utili, il 28 e il 2. Prima entrambi si potevano prendere dalla stazione di Santa Maria Novella, dall'inaugurazione della tramvia non più (grazie Nardella, grazie). Adesso per raggiungerci dovete prendere la tramvia dalla stazione di Santa Maria Novella, scendere in Piazza Dalmazia e proseguire con il 2 o il 28. Scendete in via Sestese, poco dopo la Lidl (sulla sinistra). Una volta scesi arrivate in fondo alla strada, alla rotonda girate a destra, in Via Reginaldo Giuliani. Subito sulla sinistra trovate via di Bellagio (all'altezza del benzinaio) . Il csa e' in via di Bellagio, fatti pochi metri, sulla sinistra. …in treno : Si arriva comodamente in treno scendendo alla stazione di Firenze Castello. Occhio pero' perche' gli ultimi treni per tornare indietro finiscono presto. Si esce dalla stazione andando a destro nel sottopassaggio, ci si ritrova in un parcheggio, si procede lungo il viale alberato fino a una rotonda, di fronte a voi c'e' un bar, attraversata la strada andando sul lato del bar, procedete a destra verso il benzinaio in Via Reginaldo Giuliani. Il csa e' in via di Bellagio, fatti pochi metri, sulla sinistra.","tags":"pages","loc":"come-arrivare.html","title":"Come arrivare"},{"text":"Cosa sono I warmup sono eventi \"preparatori\" ad hackmeeting. Avvengono in giro per l'Italia, e possono trattare gli argomenti più disparati. Proporre un warmup Vuoi fare un warmup? ottimo! iscriviti alla mailing list di hackmeeting . scrivi in mailing list riguardo al tuo warmup: non c'è bisogno di alcuna \"approvazione ufficiale\", ma segnalarlo in lista è comunque un passaggio utile per favorire dibattito e comunicazione. Elenco Marzo 13 mer h 19, Firenze, Hacklab Ifdo - Polveriera Spazio Comune 14 gio h 21, Firenze, Occupazione viale Corsica 81 15 ven h 21, Firenze, Ateneo Libertario, Borgo Pinti 50r 20 mer h 19, Firenze, studentato PDM , via Ponte di mezzo 27 30 sab h 15.30, Roma, Avana - Csoa Forte Prenestino, Controlla il tuo microcontrollore Aprile 13 sab h 15.30, Roma, Avana - Csoa Forte Prenestino, Controlla il tuo microcontrollore 17 mer, Firenze, Hacklab Ifdo - Polveriera Spazio Comune 27,28 sab,dom Firenze, Next Emerson - Brugole e merletti Marzo 13 mer h 19, Firenze, Hacklab Ifdo - Polveriera Spazio Comune Appuntamento mensile all'hacklab in Polveriera per capire e approfondire le tecnologie smontandole e giocando. Ogni volta verranno proposti dei mini laboratori guidati di cose acarose, usando risorse disponibili on line (capture the flag, insecure vm e robe simili, ovvero ambienti con bug o vulnerabilità create apposta per capire come funziona questo buffo universo). 14 gio h 21, Firenze, Occupazione viale Corsica 81 Proiezione del documentario \"Zero Days\" (Alex Gibney, 2016, sub ita), con introduzione a cura di Ifdo Hacklab. Si tratta di una interessante ricostruzione della vicenda Stuxnet, un sabotaggio ai danni di una centrale nucleare iraniana, compiuto attraverso un malware(virus) da parte dell'intelligence isrealiana e statunitense. L'operazione avrà delle conseguenze piuttosto imprevedibili. Il documentario realizzato da un giornalista esperto in tema di intelligence è veramente utile per comprendere il modus cogitandi dietro alla geopolitica di quell'area del medio oriente. Offre anche uno spaccato di quella che viene definita dai media \"cyber war\", ma che altro non è che guerra a tutti gli effetti. 15 ven h 21, Firenze, Ateneo Libertario , Borgo Pinti 50r Servizi e server autogestiti: perchè l'autogestione è importante su Internet, oltre che forse l'unica via per la sopravvivenza di una rete utile alle persone e non mero strumento di controllo o centro di addestramente per consumatori. 20 mer h 19, Firenze, studentato PDM , via Ponte di mezzo 27 Proiezione del documentario Citizenfour (Laura Poitras, 2014, sub ita), con introduzione a cura di Ifdo Hacklab. Snowden è ex lavoratore della National Security Agency, che rivelò al mondo diversi progetti segreti di controllo e monitoraggio sulle comunicazioni mondiali utilizzati dall'intelligence americana. La viecnda è trattata dal punto di vista di Snoweden nei giorni della sua fuga dall' USA . Si tratta di un bel documentario, che per quanto valga, ha anche vinto l'oscar come migliore documentario nel 2015. La vicenda Snowden sebbene caduta nel dimenticatoio ha segnato una vera e propria cesura nel mondo della comunicazione digitale aprendo sostanzialmente alla consapevolezza diffusa di Internet come macchina di sorveglianza statale a cui si somma l'Internet della sorveglianza commerciale delle grandi corporations (Google, Facebook, ecc…), rimane aperto il problema di cosa farsene di quel che resta. A seguire Workshop: \"La banalita' del malware, parte prima\". Un malware è un software studiato apposta per interagire in maniera stramba e dannosa con i sistemi in cui viene eseguito. Dietro questi programmi vi è una fiorente industria legata alla sicurezza informatica, a cui partecipano apparati statali, malavita e corporations. Ma quanto è complesso lo sviluppo di un malware ? Quanta parte è solo e semplicemente \"fuffa\" in un mercato pompato ad arte ? Per rendercene conto proveremo a studiare alcuni recenti malware per analizzarne le caratteristiche e capire quanto lavoro ci sia dietro e in che modo la terminologia utilizzata, mascheri spesso caratteristiche piuttosto banali. Si tratta della prima parte, perchè probabilmente vi sarà un'appendice del workshop durante l'Hackmeeting il 30/31 maggio, 1/2 giugno al next emerson. 30 sab h 15.30, Roma, Avana - Csoa Forte Prenestino, Controlla il tuo microcontrollore Un microcontrollore è un circuito integrato, solitamente collegato ad altri componenti elettronici, programmabile per gestire delle applicazioni specifiche. Se hai sempre desiderato avere la capacità di realizzare dei marchingegni per risolvere i piccoli problemi della vita quotidiana, non perderti questi due appuntamenti che, partendo da conoscenze basilari di programmazione, ti permetteranno di sviluppare i primi progetti di elettronica digitale. Gli incontri si terranno al CSOA Forte Prenestino. Avranno inizio alle 15:30 e consisteranno in una parte teorica della durata di circa un'ora, seguita da un laboratorio pratico. Aprile 13 sab h 15.30, Roma, Avana - Csoa Forte Prenestino, Controlla il tuo microcontrollore Un microcontrollore è un circuito integrato, solitamente collegato ad altri componenti elettronici, programmabile per gestire delle applicazioni specifiche. Se hai sempre desiderato avere la capacità di realizzare dei marchingegni per risolvere i piccoli problemi della vita quotidiana, non perderti questi due appuntamenti che, partendo da conoscenze basilari di programmazione, ti permetteranno di sviluppare i primi progetti di elettronica digitale. Gli incontri si terranno al CSOA Forte Prenestino. Avranno inizio alle 15:30 e consisteranno in una parte teorica della durata di circa un'ora, seguita da un laboratorio pratico. 17 mer, Firenze, Hacklab Ifdo - Polveriera Spazio Comune Appuntamento mensile all'hacklab in Polveriera per capire e approfondire le tecnologie smontandole e giocando. Ogni volta verranno proposti dei mini laboratori guidati di cose acarose, usando risorse disponibili on line (capture the flag, insecure vm e robe simili, ovvero ambienti con bug o vulnerabilità create apposta per capire come funziona questo buffo universo). 27,28 sab,dom Firenze, Next Emerson - Brugole e merletti Due giorni di workshop e mani in pasta, due giorni per riempire l'Emerson di pittura, scultura, installazioni, arti volanti e idee illustrate. L'arte dentro, fuori, attraverso le nostre vite e i nostri muri. Brugole e Merletti incontra il NEMA , insomma! E quindi…. workshop pratici di elettronica, costruzione e autoriparazione, artigianato, idee geniali e arti sottovalutate. Live painting, installazioni e allestimenti in diretta del nuovo NextEmersonMuseoAutogestito.","tags":"pages","loc":"warmup.html","title":"WarmUp"},{"text":"Aggiungi il programma di hackmeeting nel tuo calendario. Il programma è soggetto a variazioni continue: vieni ad hackmeeting e vivitelo! Fatti coraggio, proponi il tuo contenuto in mailing list : crea un nuovo thread dedicato alla tua proposta. Nel subject inserisci [ TALK ] (ad esempio [ TALK ] come sbucciare le mele con un cluster di GPU ) così che sia facile ritrovarlo per chi è interessato.","tags":"pages","loc":"schedule.html","title":"Programma"},{"text":"Mailing List La comunità Hackmeeting ha una lista di discussione dove poter chiedere informazioni e seguire le attività della comunità. La lista ha un archivio pubblico , quindi puoi leggerla anche senza iscriverti. L'iscrizione è invece necessaria per scrivere. IRC Esiste anche un canale IRC (Internet Relay Chat) dove poter discutere e chiacchierare con tutti i membri della comunità: collegati al server irc.autistici.org ed entra nel canale #hackit99 . Se preferisci XMPP /Jabber, puoi raggiungere lo stesso canale come #hackit99@mufhd0.esiliati.org (includi il cancelletto).","tags":"pages","loc":"contact.html","title":"Contatti"},{"text":"La storia dell'HackMeeting 1998 - Firenze - CPA Firenze Sud Viene organizzato il primo hackmeeting al Cpa di Firenze. Strano Network , Avana BBS , Ecn , Freaknet , Decoder, Metro Olografix e la rete Cybernet decidono di fare un meeting perché quattro anni prima c'era stato un primo giro di vite contro gli hacker italiani. Il problema era che i media iniziavano ad accorgersi che c'era il fenomeno digitale e identificavano il tentativo di capire la logica delle nuove tecnologie come fenomeno \"criminali\". La comunità hacker invece voleva sottolineare che il computer era uno strumento di massa, domestico e non solo tecnico-universitario o militare, di controllo o di mercato. L'informazione che su quella rete di pc passava, doveva essere libera. Radio Cybernet strimmava i seminari su web, prima webradio italiana. Da allora, la radio ci sarà praticamente ogni anno. I tre giorni di Firenze sono quelli in cui e' nato l'impianto dell'hackmeeting attuale. Il messaggio era: usciamo dal digitale e portiamo nel reale e alla portata di tutti questioni tecniche e opportunità di comunicazione diretta; siamo noi a dirtelo senza mediazioni (\"don't hate the media, become the media\" da lì a qualche anno avrebbe affiancato \"information wants to be free\"). Quell'anno per esempio esce Kryptonite, un libro che raccoglie how-to su strumenti specifici, legati alla privacy e all'anonimato (anonimous remailer, gpg, packet radio). L'intenzione divulgativa dell'hackmeeting è chiara. All'hackmeeting partecipa tutta la scena più rappresentativa dell'underground italiano. La prima generazione di hacker che si riconosce nel termine non nel senso più comunemente attribuito dai media. Strumenti tecnici: corsi di linux per principianti e workshop sulla accessibilità delle tecnologie e dei siti. 1999 - Milano - Deposito Bulk Viene deciso collettivamente di uscire dalla dimensione dei tre giorni per darsi spazi tutto l'anno, e dare origine agli hacklab dove incontrarsi, avere un laboratorio, condividere il lavoro, divulgare tematiche. Ospite di rilievo è Wau Holland, un hacker libertario cofondatore del Chaos Computer Club, che senza carta di identità arrivò in Italia in modi rocamboleschi. Connessioni internazionali vengono fatte conoscere alla comunità italiana. Strumenti tecnici: si ricorda il seminario su attaccare i protocolli di comunicazione (ip icmp tcp udp + servizi), per capire/spiegare un po' meglio come funzionano i protocolli di rete e quindi dove e perché sono vulnerabili. Un altro tema che diventerà ricorrente negli hackmeting. 2000 - Roma - Forte Prenestino Sede di Avana BBS , primo hackmeeting organizzato con gli hacklab, diventati ormai realtà concrete. Jaromil si presenta con asciicam, costruendo le relazioni declinate in altri ambiti come la net art, aspetto artistico, giocoso e capace di critica dell'hacking. È anche un hackmeeting dedicato ai diritti in rete, alla cooperazione sociale, all'accessibilità in rete. Molti i seminari su etica e web. 2001 - Catania - Freaknet media lab Un posto particolare, visto che era nato prima degli hacklab e già si apriva al pubblico con i bollettini meteo per i pescatori, via internet, e le tastiere in arabo per gli immigrati. È l'hackmeeting più forte dal punto di vista del numero di ore passato sul codice. Viene presentato il progetto autistici.org/inventati.org come server autogestito che si affiancava a ecn. Viene presentato anche Bolic1, che diventerà poi Dynebolic (the media hacktivist tool). Il Freaknet propone nell'università scientifica di Catania che si adotti il software libero come software di base e all'hackmeeting viene proposto di estenderlo anche ad altre città. Passeranno per questo meeting anche quelli che poi creeranno il media center del G8. Vengono proposti strumenti e persone che poi si coaguleranno per dare vita a media come Indymedia. Si inizia a parlare di reddito e lavoro nella net economy. Strumenti tecnici: si tiene un seminario di reverse engineering, ovvero modificare il comportamento di un programma senza conoscere il codice sorgente. 2002 - Bologna - TPO Hackmeeting mondano. la parola mediattivismo è uscita e diffusa, Indymedia è un media consolidato, NGvision rappresenta un archivio video su web consistente, ci sono le telestreet, l'hackmeeeting diventa non più solo da hacker ma da attivismo media, e non a caso compaiono le donne. Viene Richard Stallman. Strumenti tecnici: viene presentato il Retrocomputing ovvero la passione per il recupero dell'hardware. 2003 - Torino - Barrio Viene fatto il mitico seminario di stiraggio acrobatico e la questione genere/tecnologie viene proposta dal Sexy shock di Bologna, collettivo di donne, sottolineando che ci sono questioni di genere anche tra hacker e che sarebbe il caso di occuparsene. Alle aule vengono dati nomi storici dell'anarchismo. Strumenti tecnici: Honeypots, sicurezza informatica sul web sono tra gli argomenti trattati. Wireless diffuso. 2004 - Genova - Buridda Si apre ulteriormente l'ambito, vengono presentati seminari di robotica, ma anche sulla prostituzione. E sopratutto a partire da Reload di Milano viene lanciato il concetto di reality hacking, hacking della vita quotidiana e della politica, chiedendo agli hacklab di uscire dagli stretti ambiti nerd per entrare in quelli più allargati dell'agire politico. Strumenti tecnici: Bluetooth security uno dei seminari. 2005 - Napoli - TerraTerra Viene presentato Open non è free, il secondo libro che esce dalla comunità di hackmeeting. Visto che nella società iniziano a circolare i concetti di open source e di free software, la comunità sente la necessità di sottolineare la necessità di approcciare in maniera critica queste tematiche che sono comunque ormai assorbite anche dal mercato. Strumenti tecnici: introduzione al Phreaking, ovvero come telefonare gratis, dal fischietto di Captain Crunch al vOIP. 2006 - Parma - Collettivo Mario Lupo Gli hacklab non sono più l'elemento principale di organizzazione ma c'è una percezione più comunitaria che permette l'occupazione di uno spazio per la durata dell'hackmeeting. L'occupazione avviene in un momento ambiguo e cosparso di sgomberi nel territorio parmense e prende la forma politica di una TAZ , anche se c'era la speranza di fare molto di più (tenere il posto, che poi invece verrà sgomberato). Nell'ambito dei seminari si apre ulteriormente l'applicazione della filosofia hack in ambiti vari, per esempio, serpicanaro e la licenza open per la produzione materiale, bucare un sistema che non è solo informatico ma reale e di mercato. Viene presentato The darkside of Google, altro libro scritto da persone della comunità su aspetti ancora (allora) poco noti di Google. Strumenti tecnici: Web Semantico e Ontologie informatiche; si discute di Copyleft e fightsharing. 2007 - Pisa - Rebeldia Rispetto all'anno precedente si recupera di nuovo sul profilo internazionale, vengono Emmanuel Goldstein, parte della scena americana storica dei phreakers e media hacktivist. Andy Muller Maghun, membro del CCC , esordisce dicendo \"il CCC nasce come progetto politico\", segno di come in Europa sin dall'82 si considerava il potenziale politico dell'hacking come concetto, Armin Medosh, che fa una ricostruzione storica in chiave marxista dell'evoluzione tecnologica. Appaiono seminari che impongono una presa di coscienza collettiva ecologica: viene fatto il seminario \"hack the bread\", che riporta l'accento su pratiche politiche anche a livello personale. Viene introdotto lo spazio capanne dei suchi, uno spazio diverso dal workshop, di discussione libera e lavoro in comune. Strumenti tecnici: metodi di compromissione dell'anonimato, come difendersi. Voip Security, necessità di attenzione anche su Voip. IPSec, Meccanismi per proteggersi da attacchi basati sull'analisi statistica del traffico (Web site fingerprinting, etc ). 2008 - Palermo - AsK 191 Hackmeeting importante per il luogo, l'incontro con le persone dell'Ask ha prodotto un momento di autogestione in comune molto forte. Conferma spirito forte comunitario, non molto aperto perché non c'era risposta da parte del pubblico palermitano. L'impronta ecologica continua, si parla di compost, di rifiuti, di energia solare e onde radio. Sharing not exploiting: Prosumer vs. Corporation, riflessione su social network e web 2.0, ritorni economici delle corporation. Dal punto di vista dell'immaginario compare il workshop sullo steampunk, il dopo cyberpunk. Strumenti tecnici: Web semantico, come approccio al web 3.0 2009 - Rho - Fornace Di nuovo l'hackmeeting va a supportare un'autogestione in difficoltà. Lo scenario è Rho, hinterland milanese devastato dalla speculazione Expo, un enorme capannone vuoto occupato da pochi giorni. Si parla di paura, di creazione della paura, di come uscire da questo modello sociale di persone spaventate, che si guardano in cagnesco. L'icona dell'hackit è il babau, il cattivo delle favole. Si stabilizza all'interno delle tematiche l'interesse per la questione precariato e modelli di vita conseguenti. Si inaugura la pratica dei warm up, seminari che introducono nelle settimane precedenti sia nella città ospite, che nel resto d'Italia l'evento principale. A livello di immaginario si parla di fantascienza, di retrocomputing e restauro, videogiochi per cellulari. Strumenti tecnici: streaming audio/video giss, sniffjoke, reti gsm, reti mesh 2010 - Roma - La Torre Hackmeeting tra gli ulivi nel caldo romano, tutti in tenda, ci si riprende dall'hinterland milanese dell'anno prima. Si parla di controllo, di quanto ne abbiamo intorno, di quali strumenti utilizza. Le tematiche ecologiste rientrano dalla porta principale con il seminario sulle pale eoliche, la presentazione della rete per l'autocostruzione e il seminario sugli orti urbani. Nel lan space presenti sempre più arduini, e un modello di elicottero radiocomandato. Ospite dell'hackit Margaret killjoy, un buffo personaggio dello Steampunk Magazine, un rivista autoprodotta americana, presentata assieme a Ruggine, una rivista autoprodotta italiana di racconti e disegni. Affollatissimo il seminario di pr0n, misterisca e intrigante estensione di firefox. Strumenti tecnici: ipv6 e reti mesh, opencv, arduino. 2011 - Firenze - csa nExt Emerson Il tema di questa edizione è stato quello dell'apocalisse. Dalle nuvole dei disastri nucleari alle nuvole del cloud computing: la tecnologia e la conoscenza quando centralizzate per interessi economici e politici e in contrasto con le aspirazioni individuali e collettive di autonomia portano inevitabilmente alla… apocalisse. 2012 - L'Aquila - Asilo Occupato Una presenza significativa in una città come L'Aquila che non assomiglia più ad una città. Hack the town!! Se non è più possibile riparare i danni, dare un senso a ciò che è andato distrutto, hackmeeting prova a capire se è possibile farla funzionare in un altro modo, partendo dalla ricostruzione dei tessuti sociali e relazionali, delle connessioni vitali della città. 2013 - Cosenza - Ex-Officine Si è tenuto nell'area occupata delle ex officine Ferrovie della Calabria ed ha avuto come tema la \"iattura del controllo\". L'idea dell'Hackmeeting 2013 era quello di stimolare una nuova saggezza popolare 2.0 per far fronte alle forze avverse che minacciano le libertà di espressione e di condivisione nella rete. Neanche a farlo apposta, fra iatture e superstizioni, proprio nei giorni di quest'hackmeeting escono le prime rivelazioni di Snowden. L'attività di chi controlla i movimenti in rete, per affari, o per controllo è il tema chiave, ma gli argomenti trattati sono stati molteplici: dalla privacy alle tecnologie di comunicazione, dalla contrasessualità alle relazioni di inchiesta sui software spia utilizzati da governi e non. Degno di nota è anche l'esperimento di media trolling che porta hackmeeting sulle pagine dei più importanti quotidiani nazionali attraverso un divertente e totalmente infondato \"scoop\". 2014 - Bologna - XM24 Xm24 ospita gli ultimi 3 giorni di un hackmeeting durato molto più a lungo: l'articolato percorso di warmup cittadino, coordinato dall'hacklabbo ma che vede la partecipazione di molte realtà, antagoniste e non, porta ad un'edizione particolarmente partecipata. Grazie alla lunga storia mediattivista di Xm24, la visibilità e il carattere universitario di Bologna e alla rete di comunità che si intrecciano nella lista hackmeeting prende vita un evento che dimostra alla sua stessa comunità come la scena sia tutt'altro che morta, ma anzi particolarmente attenta e attiva. Durante le tre giornate la necessità e la centralita' di un evento costruito dal basso viene riaffermato con forza non soltato dalla partecipazione della comunità storica, ma anche dalle assemblee di comunita' trasversali ad hackmeeting(eg. quella delle WCN italiane), l'affacciarsi di molti volti nuovi e i moltissimi talk di grande attualità (eg. Citizen Lab con il lavoro sulla sorveglianza digitale). PS : il logo è un non morto, non un gorilla, non un fattone ;) 2015 - Napoli - Mensa occupata Dopo dieci anni Hackmeeting torna a Napoli e si riprende il centro della città. La collocazione centralissima della Mensa Occupata favorisce lo svolgimento di un hackmeeting di livello non esclusivamentetecnico e molto divulgativo. A meno di due mesi del primo maggio e delle lotte contro Expo, la riflessione sul lato più politico e militante dell'hacking si impone: tecniche di autodifesa neuro-digitali, studio delle legislazioni in materia di intercettazioni, Tor, crittografia e resistenza digitale. Alla comunità si è aggiunta tanta gente nuova e questa diventa l'occasione per reinventarsi. Si scopre che i fritti favoriscono la concentrazione. 2016 - Pisa - Polo Fibonacci Polo Fibonacci, l'hackmeeting si ritrova a Pisa il 3-5 Giugno e occupa un polo universitario riempiendolo di giochi, feste, workshop e dibattiti. Per parlare di tecnologia, di privacy, di sicurezza, ma anche di differenze, di gender e di piu' inclusione all'interno del hackmeeting. Si analizzano malware, si discute di crittografia quantistica e ci si ritrova a giocare a retrogame alle 3 di mattina tra musica punk e la birra che ormai e' finita da un po' I bagni non divisi per genere si chiamano come gli editor: VIM , NANO o EMACS , mentre alcune faccie internazionali e non rispondo ad email e scrivono pezzi di python nel mezzo del Lan Space mentre altri cercano per la prima volta di installare Linux. L'attenzione si sposta parecchio sui malware, anche detti captatori informatici si prova ad analizzarli e vedere la demo di hacking-team, poi Ippolita presenta Anime Elettriche e la sera alcuni propongono giochi sulla comprensione del consenso, tavole rotonde sulle discussioni di genere e tentativi di migliorare la comunita' Poi all'improvviso e' gia' domenica e abbracci e baci, si accolla il prossimo hackit ai Torinesi, ci vediamo in Val Susa. 2017 - Venaus, Val di Susa - Borgata 8 Dicembre e Presidio permanente E' il ventesimo hackmeeting e per celebrare l'occasione, si pensa di farlo in un posto diverso. L'idea gira in lista, piace subito e così si parte. Si impara a saldare, a fare il dado vegetale, a costruire un'antenna, a farsi il formaggio con il latte di capra. Si parla di sicurezza digitale, di anonimato, di fisica quantistica, di cyberspionaggio, di pokemon, di controllo, di radio e di reti mesh. Ci si mischia con i resistenti valsusini, ci si contagia, si scambiano racconti, esperienze, sogni.La comunità condivide con la valle, la valle si racconta alla comunità. Si dorme in tenda si cucina e ci si lava all'aperto, si cena al cantiere di Chiomonte, si cammina in montagna. Tagliare le reti, insomma, ci sta! 2018 - Buridda Genova Dopo 14 anni hackmeeting torna a Genova, nelle stanze del Buridda. L'impronta del luogo è sicuramente l'attenzione all'autocostruzione, ma non mancano dibattiti storici come la presentazione del numero di Zapruder (numero dedicato all'hacking), una spiegazione pratica degli avanzamenti crittografici negli ultimi anni, un workshop con pc e USB alla mano come quello su Tails ed anche confronti interessanti e contraddittori sui temi tecnici e politici come quello sul voto elettronico. Viene presentato Stop al Panico, una raccolta di suggermenti tecnici e legali da affrontare in caso di sequestro, si parla di sistemi operativi alternativi per cellulari. Si discute di social, di nolike e dell'uso tossico di questi strumenti, riflettendo su come riappropriarci delle tecnologie \"social\" anche presentando l'esperimento Bolognese di mastodon.bida.im Dopo 3 giorni intensi, l'assemblea della domenica è molto partecipata: scopriamo che i posti che hanno ospitato l'hackmeeting riprendono energie mentre in varie città stanno nascendo vari hacklab mossi non solo dalla volonta di smontare e comprendere la tecnologia come un tempo o dalla mancanza di internet in casa, ma dal desiderio di incontrarsi, discutere e condividere le impressioni su questi strumenti che oggi abbiamo intorno e cercare alternative comuni insieme. Ultimo giro al bar, dove quest'anno la birra non e' ancora finita, poi una tuffo al mare per chi riesce, saluti sparsi a tutte le creature di questo hackmeeting con la promessa di rivederci presto a sud a nord online o offline, non fa differenza, l'importante e' che ci siamo.","tags":"pages","loc":"storia.html","title":"Storia"}]} |