cambridge analytica
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\section{Embers}
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Nel 1951 Isaac Asimov pubblica una serie di racconti di fantascienza, poi raccolti nella Trilogia della Fondazione, la storia ruota attorno al crollo dell'Imper Galattico e della cricca di scienziati che la prevedono con l'ausilio della Psicostoriografia.
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Se l'autore è famoso per le Tre leggi della robotica, il suo contributo nella sociologia è meno palese ma altrettanto importante: la psicostoriografia si delinea come la scienza delle masse, una misto tra economia e sociologia, che attraverso il processamento delle informazioni disponibili alla 'regia accademia' dell'Impero riesce a prevedere e prevenire il fragoroso crollo politico della galassia. Sorvoleremo sull'autentico positivismo di Asimov e sulle implicazioni politiche del libro, ma vorremo riprendere questa neonata scienza per capire quali sono le sue possibilità e se nei 70 anni che ci separano dalla pubblicazione del testo la tecnologia si è evoluta abbastanza da considerare realtà il sogno dello scrittore statunitense.
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Il problema della psicostoriografia è la previsione degli sconvolgimenti sociali, è la capacità di leggere tra le righe della storia e anticipare il futuro, compito degli psicostoriografi è maneggiare questa conoscenza e stimolare la massa nel modo efficace a realizzare il futuro voluto. Questa scienza ha il limite della massa, non dà risultati se il campione è troppo ristretto, e allo stesso modo non può anticipare le scelte degli individui, né tantomeno prevedere le strategie dei leader politici, tuttavia risulta esatta e 'computabile' se il soggetto in analisi è la vasta popolazione dell'Impero Galattico.
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La psicostoria è, così presentata, la scienza che ciascun governante vorrebbe dalla sua, essa permette di prevedere e prevenire le dissidenze e armonizzare i conflitti interni con opportune politiche.
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Ma questa scienza non è certo figlia del futuro, anzi sappiamo come la suggestione delle masse è una pratica consueta nei governi occidentali, un esempio a noi vicino è la recente guerra in Iraq, che ha guadagnato il consenso della popolazione americana attraverso la diffusione ad arte di informazioni false sulle armi di distruzione di massa nelle mani di Saddam. O ancora, come lo stragismo nero dell'Italia '70 ha stimolato la popolazione a votare per la sicurezza e la stabilità proposta dalle forze moderate e ha impedito l'ascesa della sinistra radicale.
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Insomma, non serve prevedere matematicamente i risultati per stimolare la massa a comportarsi come voluto, piuttosto servono le risorse di cui uno Stato dispone, serve un controllo efferato sugli organi di stampa e
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\textit{Che c'entra tutto questo con Mind The Gap? } Semplice, questa tecnologia è
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Sviluppato dal Descovery Analitics Centre della Virginia Polytechic Institute EMBERS è un progetto che dal 2012 predice ogni giorno 45-50 eventi di rilevanza sociale in molti paesi del Sud America. \cite{Butler}
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I finanziamenti arrivano (22 milioni) dall'agenzia di intelligence di stato americana (IARPA) \footnote{\url{https://www.iarpa.gov/
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}} in quanto parte del progetto OSI (Open Source Indicators, \footnote{\url{https://www.iarpa.gov/index.php/research-programs/osi}} ), con una collaborazione attiva in termini di ricercatori e finanziamenti di molte università americane.
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@ -35,6 +42,9 @@ Il processo di analisi di embers comprende quattro stadi:
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\item \textit{Selection } Integrazione dei risultati e presentazione delle predizioni finali, come in Fig. \ref{fig:embers-narrazione}
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\end{itemize}
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Preferiamo non entrare nel merito dei risultati, di capire quali sono le particolarità del processamento dei dati, perchè questi sono dettagli del progetto e nel corso degli anni miglioreranno. Piuttosto potremmo cercare di capire quali sono gli obiettivi di tale progetto, e con quale spirito questa ricerca viene messa in atto.
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Infine
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Nella presentazione del progetto non si elude di affrontare anche le implicazioni etiche di questo! Si tratta di uno strumento che certamente può degenerare se nelle mani sbagliate, come per esempio quelle di un governo autoritario non democratico. Al contrario il popolo è salvo se EMBERS è utilizzato da un governo attento e premuroso come quello statunitense! Anzi, in queste circostanze è da considerare come sensore accurato degli umori dei cittadini rispetto alle politiche governative, uno strumento capace di far sentire più forte la voce di tutti, di avvicinare palazzi del potere e mondo che li circonda.
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Obbiettivi:
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mybib.bib
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mybib.bib
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url = {http://dl.acm.org/citation.cfm?doid=2939672.2939709},
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year = {2016}
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}
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@article{Inter,
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title = {La politica ai tempi di facebook},
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author = {Hannes Grassegger e Mikael Krogerus},
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journal = {Internazionale},
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volume = {1186},
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year = {2017},
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month = {Gennaio}
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}
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\chapter{Profilazione e controllo sociale}
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La profilazione spezza le unghie
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\section{Cambridge Analytica e presidenziali USA}
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Un’altra applicazione un po’ meno nota è quella descritta nell’articolo pubblicato da Internazionale all’inizio di quest’anno \cite{Inter}, che mette in evidenza come la campagna elettorale che ha portato alla poltrona presidenziale il neoeletto Donald Trump si sia svolta mandando messaggi o parlando non direttamente a tutti i cittadini americani, ma miratamente a quelli che sono risultati essere più propensi a supportare il candidato repubblicano. Non solo: anche fra questi prescelti i messaggi di incoraggiamento al voto non erano gli uguali per tutti, ma venivano calibrati sulla base delle caratteristiche dell’elettore. Infatti per ogni cittadino americano era stato elaborato dalla Cambridge Analitica (azienda a cui è stata affidato il compito pubblicitario) un profilo psicologico utilizzando in modo combinato le teorie di profilazione e i dati acquistati dalle agenzie che gestiscono i registri anagrafici, automobilistici o altre informazioni sulle abitudini degli utenti.
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In particolare, i profili psicologici utilizzati nella campagna di Trump erano stati creati sulla base della teoria che ha fatto la fortuna di Michal Kosinski, ricercatore nel campo della psicometria. Suo è il modello dei Big Five.
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Il carattere di una persona, per quanto complesso possa essere o sembrare, è da lui considerato sempre scomponibile in questi cinque parametri: apertura mentale, perfezionismo, estroversione, amicalità e stabilità emotiva. Ogni personalità è dunque l’insieme dei valori ottenuti in queste categorie.
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Inizialmente, alle persona prese in esame, è stato fatto compilare un questionario e sulla base di questo è stato stabilito il loro valore numerico per ognuna delle cinque caratteristiche.
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In seguito, si è cercato di capire come le informazioni ricavabili da Facebook potessero in qualche modo sostituire l’utilizzo delle interviste. Di ogni persona che aveva risposto al questionario si sono andati a prendere tutti i dati del profilo sul social network: dai like ad una pagina, al numero degli amici, ai commenti scritti in risposta ad un post. Questi sono stati dati in pasto ad un algoritmo di analisi dati, che ha imparato come metterli in relazione con i risultati del questionario.
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In questo modo si possono utilizzare i “social-data” per classificare come mente aperta, poco amichevole, molto soggetto a sbalzi di umore, anche gli individui di cui non si ha a disposizione il questionario. Il carattere è dunque l’insieme di questi valori. Una teoria è valida finchè funziona e in questo caso lo fa: sembra infatti che bastino 10 like per conoscerti meglio di TUA MADRE e STOCAZZO!!Inoltre è stato verificato che a profili simili corrispondo comportamenti simili. E’ proprio su questo che si basa la pubblicità mirata, commerciale o elettorale che sia.
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\include{iot}
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\include{embers}
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