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chisiamo.tex

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-\section{Chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo?}
+\chapter{Chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo?}
 Siamo studenti e studentesse di fisica e sentiamo l’esigenza rapportarci alla scienza in modo critico uscendo dal paradigma didattico che ci viene proposto quotidianamente dall’istituzione universitaria. Ciò che abbiamo intenzione di fare è una “passeggiata” in quello che, tra le mura del nostro dipartimento, può essere definito il “mondo di fuori”. Vogliamo attraversare questa invisibile ma onnipresente barriera che separa la scienza vista come tentativo di spiegare in modo rigoroso i fenomeni naturali dalla scienza vista come attività umana che si cala ed interconnette con le altre attività umane all’interno della società.
 Ed è proprio nel compiere questo piccolo salto che il percorso Mind The Gap prende vita nella primavera del 2015.
     1. Quali sono i fattori che maggiormente influenzano la direzione della ricerca scientifica? 

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conclusioni.tex

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-\section{Conclusioni}
-Da completare
+\chapter{Conclusioni}
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+Faccciamo il punto! (da completare...)
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+L’accademia è pronta per assumersi il ruolo di mediatrice di se stessa, infatti già tutti gli attori fanno parte della medesima, i costi sono già ampliamente sostenuti dalle istituzioni pubbliche e il lavoro di editoria non è un granché se si considera la transizione al digitale.
+In questo contesto rimane solo la figura del giornale, che è la comunità di ricercatori più attenti al tale tema trattato e che sanno scegliere le novità di pregio e diffonderle. Insomma un giornale deve stare sul pezzo.
+Episcience è una bellissima dimostrazione di questo, e viene pagato con i soldi delle istituzioni e assicura fruibilità e parità di accesso, sia al sapere che alla possibilità di contribuire ad esso!
+Come ci ha raccontato Kevin, un collaboratore di Episcience che ha partecipato a MindTheGap, è un progetto che sta crescendo ed è sempre più diffuso per pubblicare tesi e altri materiali che non trovano facilmente altri ambiti di pubblicazione, o che sono più vicini al problema dell’OpenScience.
+Infine bisogna dire che un ampio problema è che chi fa una ricerca di valore la mette sui giornali ad impact factor perché accresce il suo prestigio personale, e le opportunità di carriera!
+Quello che attualmente impedisce una transizione alla perr-review autogestita dalla comunità scientifica in stile episcience, è il bisogno da parte di chi si affaccia al mondo della ricerca di dover promuovere il proprio lavoro in modo efficace. Dunque si potrebbe in ogni momento decidere tutti insieme di pubblicare su topolino e si potrebbe senza dubbio sostenere “tecnicamente” questa situazione ma nessuno lo fa perché cominciare da soli mentre tutti fanno come prima. Dovrebbero cominciare i BIG.
+In un contesto economico di produzione ininterrotta, questo scenario si presenta tanto plausibile quanto la transizione di tutte le industri alla produzione ecologiche
+
+Altri appunti: Proprio in virtù del primo sbarramento editoriale sta diventando sempre più importante la “forma” con la quale si presenta il contenuto scientifico di un articolo (figure accattivanti, uso di parole chiave ecc…). Non a caso nel nostro dipartimento si è tenuto un corso di dottorato nel quale si è fatta una rassegna di quali sono gli standard da adottare per pubblicare su Nature.
+
+\textbf{Da completare}

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-\section{Critiche al sistema delle pubblicazioni scientifiche}
+\chapter{Critiche al sistema delle pubblicazioni scientifiche}
 
 Quest’ultimo capitolo presenterà alcune delle criticità che il sistema attuale comporta e alcune strade per risolverle. Ci concentreremo prima su come accedere alle pubblicazioni nello stato attuale per poi descrivere alcuni progetti che propongono una ristrutturazione sistemica. Concluderemo evidenziando i reali impedimenti affinché una libera circolazione della produzione scientifica sia realtà.
 Per quanto riguarda l’accesso agli articoli scientifici, nel più semplice dei casi la nostra istituzione di riferimento ha un contratto con la casa editrice e per accedere al paper non dobbiamo far altro che connetterci al sito dell’editore da una rete interna all’istituto in questione. L’articolo potrà essere scaricato o consultato online. La maggior parte delle volte è possibile connettersi con un proxy tramite l’account personale e godere dei medesimi benefici da altrove.Immaginiamo invece di voler leggere un articolo di cui conosciamo il titolo, o il DOI (l’identificativo digitale) e di trovarci nella situazione in cui la nostra istituzione di riferimento, se una ve n’è, non ha un abbonamento alla rivista dove l’articolo è stato pubblicato.

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editoria.tex

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-\subsection{Perché parlare di pubblicazioni?
+\chapter{Perché parlare di pubblicazioni?
 }
 All’interno del nostro percorso di approfondimento sul rapporto reciproco fra scienza e società uno dei primi temi che abbiamo scelto di affrontare è quello relativo al funzionamento del sistema delle pubblicazioni scientifiche. Questo tentativo di analisi ed inchiesta potrebbe sembrare troppo particolare come punto di partenza, ma in realtà permette di mettere in luce tutta una serie di questioni e contraddizioni che sono fondamentali per il modo in cui la scienza viene insegnata, prodotta e percepita nel mondo contemporaneo.
 Il modo in cui vengono pubblicati e quindi redatti gli articoli scientifici, di fatto, tocca direttamente la questione dell’accesso al sapere, sotto almeno due punti di vista connessi fra loro: da un lato si pone il tema della gratuità e dell’accessibilità degli argomenti e dei risultati delle ricerche ad un pubblico di specialisti e non; dall’altro, ribaltando il punto di osservazione, diventa interessante capire chi può produrre scienza, quanto costa farlo, e come la struttura economica e sociale, data in questo caso dalle varie riviste, influenzi il modo in cui il singolo scienziato lavora ed espone i suoi risultati.

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pubblicazioni.tex

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-\section{Il sistema delle pubblicazioni}
+\chapter{Il sistema delle pubblicazioni}
 \subsection{Peer Review: è “corretta” questa scienza?}
 Il meccanismo di peer reviewing è alla base dell’odierna scienza e ne è effettivamente il criterio di demarcazione. Le riviste scientifiche si avvalgono proprio di questo meccanismo per giudicare la veridicità degli articoli. Letteralmente si traduce come “revisione dei pari” e in tale consiste. Per semplicità proviamo a seguire il percorso dell’articolo dal laboratorio-studio fino alla sua pubblicazione sul giornale scientifico.
 

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