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  1. \chapter{Conclusioni}
  2. Faccciamo il punto! (da completare...)
  3. L’accademia è pronta per assumersi il ruolo di mediatrice di se stessa, infatti già tutti gli attori fanno parte della medesima, i costi sono già ampliamente sostenuti dalle istituzioni pubbliche e il lavoro di editoria non è un granché se si considera la transizione al digitale.
  4. In questo contesto rimane solo la figura del giornale, che è la comunità di ricercatori più attenti al tale tema trattato e che sanno scegliere le novità di pregio e diffonderle. Insomma un giornale deve stare sul pezzo.
  5. Episcience è una bellissima dimostrazione di questo, e viene pagato con i soldi delle istituzioni e assicura fruibilità e parità di accesso, sia al sapere che alla possibilità di contribuire ad esso!
  6. Come ci ha raccontato Kevin, un collaboratore di Episcience che ha partecipato a MindTheGap, è un progetto che sta crescendo ed è sempre più diffuso per pubblicare tesi e altri materiali che non trovano facilmente altri ambiti di pubblicazione, o che sono più vicini al problema dell’OpenScience.
  7. Infine bisogna dire che un ampio problema è che chi fa una ricerca di valore la mette sui giornali ad impact factor perché accresce il suo prestigio personale, e le opportunità di carriera!
  8. Quello che attualmente impedisce una transizione alla perr-review autogestita dalla comunità scientifica in stile episcience, è il bisogno da parte di chi si affaccia al mondo della ricerca di dover promuovere il proprio lavoro in modo efficace. Dunque si potrebbe in ogni momento decidere tutti insieme di pubblicare su topolino e si potrebbe senza dubbio sostenere “tecnicamente” questa situazione ma nessuno lo fa perché cominciare da soli mentre tutti fanno come prima. Dovrebbero cominciare i BIG.
  9. In un contesto economico di produzione ininterrotta, questo scenario si presenta tanto plausibile quanto la transizione di tutte le industri alla produzione ecologiche
  10. Altri appunti: Proprio in virtù del primo sbarramento editoriale sta diventando sempre più importante la “forma” con la quale si presenta il contenuto scientifico di un articolo (figure accattivanti, uso di parole chiave ecc…). Non a caso nel nostro dipartimento si è tenuto un corso di dottorato nel quale si è fatta una rassegna di quali sono gli standard da adottare per pubblicare su Nature.
  11. \textbf{Da completare}