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Siamo una rete di compagni e compagne costituitasi all'indomani degli arresti del \textbf{15 ottobre 2011}, uniti dalla volont\`a comune di non lasciare soli i giovani compagni e le giovani compagne arrestate durante quella giornata di rabbia e rivolta.
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Ciascuna e ciascuno di noi \`{e} portatore di una propria specificit\`{a} di pensiero e di azione. Siamo accomunate e accomunati dall'idea che la solidariet\`a sia un'arma per scardinare l'isolamento, l'indifferenza e la para che i poteri infondono nelle vite di gruppi e individui.
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Siamo consapevoli dell'importanza di sostenere e consolidare relazioni di confronto e condivisione sulle tematiche del controllo, della repressione e della reclusione.
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Pensiamo sia opportuno creare e diffondere responsabilit\`{a} comuni, affinch\'{e} nessuna persona colpita dalla repressione si senta, n\'{e} rimanga, sola.
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Parlare di repressione digitale, scegliendo di sostenere e diffondere l'opuscolo del collettivo \textbf{AvANa}, rientra nel progetto della ``rete'' di fornire strumenti utili ad evadere il controllo che oggi si manifesta sempre pi\`{u} sotto forma di dispositivi tecnologici.
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Conoscere bene le maglie della repressione \`e l'unico modo per evitare di rimanerci intrappolati.
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Se evadere \`e un istinto naturale per ogni prigioniera e prigioniero che non vuole farsi addomesticare, lottare \`e una scelta consapevole per rompere le catene dell'oppressione e dello sfruttamento.%
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