finita rilettura hw libero

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kiki 2017-12-10 19:40:14 +01:00
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@ -50,44 +50,31 @@ Questo è un modello di esclusione imposto e a volte non è possibile realizzare
### Modelli di produzione differenziati
Abbiamo osservato due modelli convenzionali di produzione / distribuzione. Da un lato, il modello di produzione centralizzato con lo stesso prodotto disponibile in molti luoghi, con prezzo maggiorato per il consumatore. Dall'altra parte, un sistema di produzione distribuito basato su un numero di piccoli gruppi indipendenti che producono lo stesso design distribuito localmente. Per diventare sostenibile in entrambi i modelli, le iniziative di hardware libero hanno bisogno di piattaforme che mettano insieme e facilitino il contatto tra i mezzi di produzione e coloro che vogliono creare.
Per quanto riguarda il modello di produzione distribuita, vediamo che al momento non ci sono molte comunità che cercano di sviluppare hardware libero alternativo senza obiettivi capitalistici. Questi gruppi di solito dovrebbero cercare di creare autonomia, facilitando l'accesso a tutti e invertire gli effetti sociali, ambientali e politici avversi legati alla produzione di hardware proprietario.
Abbiamo osservato due modelli convenzionali di produzione/distribuzione. Da un lato, il modello di produzione centralizzato con lo stesso prodotto disponibile in molti luoghi, con prezzo maggiorato per chi lo compra. Dall'altra parte, un sistema di produzione distribuito basato su un numero di piccoli gruppi indipendenti che producono lo stesso progetto distribuito localmente. Per diventare sostenibile in entrambi i modelli, le iniziative di hardware libero hanno bisogno di piattaforme che mettano insieme e facilitino il contatto tra i mezzi di produzione e coloro che desiderano usarli.
Per quanto riguarda il modello di produzione distribuita, vediamo che al momento non ci sono molte comunità che cercano di sviluppare hardware libero alternativo senza obiettivi capitalistici. Questi gruppi di solito dovrebbero cercare di creare autonomia, facilitando l'accesso a chiunque ed invertire gli effetti sociali, ambientali e politici avversi legati alla produzione di hardware proprietario.
Per esempio, ci sono vari incontri promossi dai movimenti sociali, come Hackmeeting [^41], Hardmeeting [^42], HacktheEarth [^43], Extrud_me [^44], o anche come la Conferenza OSHW [^45], la Chaos Computer Conference [^46] o incontri Dorkbot dove si possono trovare le persone che sviluppano progetti di hardware libero. Il progetto OSWASH [^47] (Lavatrici Open Source) rappresenta perfettamente quello che noi definiamo come ricerca e sviluppo di tecnologie appropriate per i quali l'unico hardware che abbia un senso è libero, che è stato ri-appropriato ovvero ripreso da licenze proprietario ed è tornato ad essere aperto.
In Spagna esistono posti a livello statale come Medialab Prado [^48], La Laboral [^49] o Hangar [^50], spesso concentrati sullo sviluppo di hardware libero. Così a Hangar (Barcellona), troviamo BeFaco [^51], che sviluppa strumenti per suonare con hardware libero e FABoratory [^52], specializzato nella produzione di sampanti 3d. In Calafou, possiamo di trovare la HardLab Petchblenda [^53] un laboratorio di suoni, elettronica e biohacking dal punto di vista transfeminista. Infine, dal XarxaCTiT [^54] (Network of Science, Engineering and Technology) della Cooperativa Integral Catalana [^55] stiamo sviluppando una piattaforma per lo scambio di conoscenze ed esigenze a livello locale, promuovendo una rete di partner, produttori, prosumer e di consumatori di hardware libero e tecnologie riappropriate.
Per esempio, ci sono vari incontri promossi dai movimenti sociali, come Hackmeeting [^41], Hardmeeting [^42], HacktheEarth [^43], Extrud_me [^44], o anche come la Conferenza OSHW [^45], la Chaos Computer Conference [^46] o incontri Dorkbot dove si possono trovare le persone che sviluppano progetti di hardware libero. Il progetto OSWASH [^47] (Lavatrici Open Source) rappresenta perfettamente quello che noi definiamo come ricerca e sviluppo di tecnologie appropriate per i quali l'unico hardware che abbia un senso è liberato, è stato ri-appropriato ovvero ripreso da licenze proprietario ed è tornato ad essere aperto.
In Spagna esistono posti a livello statale come Medialab Prado [^48], La Laboral [^49] o Hangar [^50], spesso concentrati sullo sviluppo di hardware libero. Così a Hangar (Barcellona), troviamo BeFaco [^51], che sviluppa strumenti per suonare con hardware libero e FABoratory [^52], specializzato nella produzione di stampanti 3d. In Calafou, possiamo trovare la HardLab Petchblenda [^53] un laboratorio di suoni, elettronica e biohacking dal punto di vista transfemminista. Infine la XarxaCTiT [^54] (Network of Science, Engineering and Technology) della Cooperativa Integral Catalana [^55] sta sviluppando una piattaforma per lo scambio di conoscenze ed esigenze a livello locale, promuovendo una rete di partner, tra chi produce e chi consuma hardware libero e tecnologie riappropriate.
In una visione diametralmente opposta e concentrandosi su una strategia globale, mentre non esiste un completo ecosistema di produzione distribuita, Chris Anderson [^56] suggerisce la produzione di progetti open hardware in Cina utilizzando Alibaba.com [^57]. Questa società creata nel 1999, è diventata una società da 12 miliardi di dollari con 45 milioni di utenti registrati e 1,1 milioni di dipendenti. La produzione in Cina è un fenomeno noto come Shanzai. In origine questo termine, definiva "banditi che si sono ribellati all'autorità e impegnati in atti che per loro sono visti come giustificati."
Il movimento Shanzai nel 2009 ha rappresentato il 20% dei telefoni cellulari venduti in Cina, e il 10% dei telefoni venduti nel mondo. Alcuni produttori hanno tanto successo che preferiscono promuovere i propri marchi, piuttosto che produrre prodotti di "pirateria". La cosa interessante di queste aziende è che "piratare" prodotti di marca ha creato una cultura di condivisione delle informazioni su questi prodotti e ha generato materiale di design aperto, dando credito reciprocamente in quanto ne hanno apportato miglioramenti. E' la comunità che ha auto-formulato questa politica ed esclude quelli che non la seguono. Lo Shanzai capisce e risponde alle esigenze e ai gusti locali, stabilendo e mantenenendo basi di produzione locale e della distribuzione, chiamate fabbriche locali. Tuttavia le condizioni di lavoro, in particolare nella creazione di componenti elettrici, sono deplorevoli e rappresentano un rischio per il fisico e la salute [^58] e non possono essere votati a cercare la giustizia sociale per i propri lavoratori. La Open Source Hardware Work Licence (ancora da scrivere) dovrebbe integrare come un requisito fondamentale le condizioni rispettose del lavoro delle persone, la loro libertà e il loro ambiente.
Il movimento Shanzai nel 2009 ha rappresentato il 20% dei telefoni cellulari venduti in Cina, e il 10% dei telefoni venduti nel mondo. Tra chi produce c'è chi ha tale successo che preferisce promuovere i propri marchi, piuttosto che produrre prodotti di "pirateria". La cosa interessante di queste aziende è che "piratare" prodotti di marca ha creato una cultura di condivisione delle informazioni su questi prodotti e ha generato materiale di design aperto, dandosi credito reciprocamente in quanto ne hanno apportato miglioramenti. E' la comunità che ha auto-formulato questa politica ed esclude quelli che non la seguono. Lo Shanzai capisce e risponde alle esigenze e ai gusti locali, stabilendo e mantenenendo basi di produzione locale e della distribuzione, chiamate fabbriche locali. Tuttavia le condizioni di lavoro, in particolare nella creazione di componenti elettrici, sono deplorevoli e rappresentano un rischio per il fisico e la salute [^58] e non possono essere votati a cercare la giustizia sociale per i propri lavoratori. La Open Source Hardware Work Licence (ancora da scrivere) dovrebbe integrare come un requisito fondamentale le condizioni rispettose del lavoro delle persone, la loro libertà e il loro ambiente.
**Conclusioni**
### Conclusioni
Utilizzare e creare hardware libero protegge e difende la sovranità tecnologica perché permette l'indipendenza tecnologica per le persone evitando ogni dipenza da un altro fornitore di risorse per il proprio sviluppo. Il riutilizzo e l'adattamento del design può innovare e migliorare, ridurre i costi e tempi di progettazione, facilitare il trasferimento di conoscenze e prevenire l'analfabetismo digitale per motivi economici.
Le persone possono smettere di essere semplici consumatori tecnologici, consentendo loro di sapere come funziona, come mantenere e riparare la tecnologia di cui hanno bisogno. Utilizzare e creare hardware libero coinvolge, e genera più ricchezza rispetto all'utilizzo di altro hardware, anche se spesso si deve prima passare attraverso un paio di delusioni durante l'apprendimento.
Al di là della propria convinzione politica, la libertà rappresenta la possibilità, la capacità di imparare a costruire il proprio mondo, che non ci aliena da noi stessi e ci allontana invece dal partecipare alla struttura capitalistica.
Utilizzare e creare hardware libero protegge e difende la sovranità tecnologica perché permette l'indipendenza tecnologica alle persone, evitando ogni dipenza da un altro fornitore di risorse per il proprio sviluppo. Il riutilizzo e l'adattamento dei progetti può innovare e migliorare, ridurre i costi e tempi di progettazione, facilitare il trasferimento di conoscenze e prevenire l'analfabetismo digitale per motivi economici.
Le persone possono smettere di essere semplici consumatrici tecnologiche, consentendo loro di sapere come funziona, come mantenere e riparare la tecnologia di cui hanno bisogno. Utilizzare e creare hardware libero coinvolge e genera più ricchezza rispetto all'utilizzo di altro hardware, anche se spesso si deve prima passare attraverso un paio di delusioni durante l'apprendimento.
Al di là della propria convinzione politica, la libertà rappresenta la possibilità, la capacità di imparare a costruire il proprio mondo, che non ci aliena da noi stesse e ci allontana invece dal partecipare alla struttura capitalistica.
Ció che è appropriato o inappropriato non è un attributo della tecnologia stessa.
Il tuo giudizio è il risultato della valutazione delle sue caratteristiche in relazione alla: (1) organizzazione dello Stato della produzione e del sistema economico; (2) i livelli e la distribuzione del reddito, e (3) lo stato di sviluppo del sistema della tecnologia in uso.
Analizziamo cosa può significare in una società la desertificazione attraverso la tecnologia: l'obsolescenza programmata, la dipendenza tecnologica e l'introduzione di tecnologie inappropriate. La sua devastazione e recupero sono quasi impossibili se rimangono all'interno delle catene pesanti del sistema capitalista.
Il tuo giudizio è il risultato della valutazione delle sue caratteristiche in relazione alla:
* (1) organizzazione dello Stato della produzione e del sistema economico;
* (2) i livelli e la distribuzione del reddito, e
* (3) lo stato di sviluppo del sistema della tecnologia in uso.
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Analizziamo cosa può significare in una società la desertificazione attraverso la tecnologia: l'obsolescenza programmata, la dipendenza tecnologica e l'introduzione di tecnologie inappropriate. La sua devastazione e poi rinascita sono quasi impossibile se rimangono all'interno delle catene pesanti del sistema capitalista.
Poichè il mondo dell'hardware libero è molto complesso, e gli obblighi e gli abusi che ci sono attraverso lo sviluppo tecnologico non sembrano rispettare le libertà, sono attratta dalla riappropriazione delle tecnologie.
Queste sono quelle che meglio rispondono alle situazioni ambientali, culturali ed economiche. Esse richiedono poche risorse, significano costi minori e basso impatto ambientale. Abbiamo bisogno di una vera e propria reindustrializzazione, che includa le nostre tecnologie, le tecniche e la tecnologia di tutti i giorni così come le nostre tradizioni ancestrali, che di per sé già hanno una base ambientale, sostenibile e olistica. Tecnologia riappropriata dal cieco progresso, dall'analfabetismo e dall'alienazione, dalla scienza inamovibile, dagli interessi del potere; ri-appropriata perché decentrata, organica, trasmutabile.
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Opinione di Richard Stallman sull'hardware libero.
Free Hardware Design - Past, Present, Future; di Graham Seaman
The economics of Free Core development; di David Kessner
Open-source IP could ignite system-on-chip era; di David Kessner
Business Models for Open Source Hardware Design; di Gregory Pomerantz
Free chips for all - The status of open hardware designs; di Jamil Khatib
Open Hardware and Free Software Extending the Freedoms of Free and Open Information; di Carl Vilbrandt, progettista di GnuBook.
Challenge to Silicon Valley; di Kofi Annan
Liberalidad del conocimiento desde la cesión de derechos de propiedad intelectual León Rojas, J. M.
Inteligencia Colectiva, la revolución invisible; di Jean-François Noubel Wikipedias versus blogs. La creación colectiva y el acceso universal al conocimiento. Casassas Canals, Xavier.
Cultura libre; di Lawrence Lessig,
“La industria de la música en la era digital: Participación de los consumidores en la creación de valor.”; di Chaney, D
Queste sono quelle che meglio rispondono alle situazioni ambientali, culturali ed economiche. Esse richiedono poche risorse, significano costi minori e basso impatto ambientale. Abbiamo bisogno di una vera e propria reindustrializzazione, che includa le nostre tecnologie, le tecniche e la tecnologia di tutti i giorni così come le nostre tradizioni ancestrali, che di per sé già hanno una base ambientale, sostenibile e olistica. Tecnologia riappropriata dal cieco progresso, dall'analfabetismo e dall'alienazione, dalla scienza inamovibile, dagli interessi del potere; riappropriata perché decentrata, organica, trasmutabile.
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