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@ -96,3 +96,5 @@ ki.ber[at]kom[dot]uni[dot]st
[^1]: http://www.digitalbookworld.com/2012/american-library-association-open-letter-to-publishers-on-e-book-library-lending/
[^2]: http://lj.libraryjournal.com/2011/02/technology/ebooks/harpercollins-puts-26-loan-cap-on-ebook-circulations/
[^3]: http://www.americanheritage.com/content/melvil-dewey
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@ -95,3 +95,5 @@ Ingeniero informático con más de 4 años de experiencia en Indra, trabajando e
7.http://en.wikipedia.org/wiki/Worgl#The_W.C3.B6rgl_Experiment
8. http://en.wikipedia.org/wiki/Silvio_Gesell
9. http://en.wikipedia.org/wiki/Cypherpunk
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@ -108,3 +108,5 @@ Hacker Space Global Grid: [http://en.wikipedia.org/wiki/Hackerspace_Global_Grid]
[^15]: MSST: Movimento Sem Satelites [http://devolts.org/msst/](http://devolts.org/msst/)
[^16]: http://devolts.org/msst/?page_id=2
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@ -1,6 +1,6 @@
# Anticensura
## Dal niente dal nascondere al niente da mostrare: sviluppare insieme pratiche più sicure in Internet
## Dal niente da nascondere al niente da mostrare: sviluppare insieme pratiche più sicure in Internet
***Julie Gommes***
@ -106,3 +106,5 @@ PGP D7484F3C e @jujusete su twitter.
[^8]: http://www.truecrypt.org/
[^9]: https://www.torproject.org/
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# Anticensura
## Dal niente dal nascondere al niente da mostrare: sviluppare insieme pratiche più sicure in Internet
## Dal niente da nascondere al niente da mostrare: sviluppare insieme pratiche più sicure in Internet
***Julie Gommes***
@ -106,3 +106,5 @@ PGP D7484F3C e @jujusete su twitter.
[^8]: http://www.truecrypt.org/
[^9]: https://www.torproject.org/
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@ -89,44 +89,46 @@ Ingegnere informatico con più di 4 anni di esperienza in Indra <bho> , lavorand
##### NOTE
[1]: http://en.wikipedia.org/wiki/Bernard_Lietaer/
2. https://it.wikipedia.org/wiki/Debito._I_primi_5000_anni
3. https://it.wikipedia.org/wiki/Economia_del_dono
4. http://en.wikipedia.org/wiki/Mutual_credit
5. https://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_monetaria
6. http://www.complementarycurrency.org/ccDatabase/
7. http://en.wikipedia.org/wiki/Worgl#The_W.C3.B6rgl_Experiment
8. http://en.wikipedia.org/wiki/Silvio_Gesell
9. http://en.wikipedia.org/wiki/Cypherpunk
10. http://en.wikipedia.org/wiki/DigiCash
11. http://en.wikipedia.org/wiki/Hashcash
12. http://it.wikipedia.org/wiki/Bitcoin
13. http://it.wikipedia.org/wiki/Peer-to-peer
14. http://dot-bit.org/
15. http://freico.in/
16. http://peercoin.net/
17. https://bitcointalk.org/index.php?topic=361813.0 contiene il seguente video "esplicativo": http://www.youtube.com/watch?v=xcaltexI-mW0
18. https://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero
19. https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_austriaca
20. https://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo
21. http://lifeboat.com/blog/2013/12/a-college-kid-made-over-24000-yesterday-just-by-waving-this-sign-on-espn
22. http://devcoin.org/
23. http://it.wikipedia.org/wiki/Crowdfunding
24. http://foundation.freicoin.org/#/donations
25. http://en.wikipedia.org/wiki/M-Pesa
26. http://kipochi.com/blog/kipochi-launches-first-bitcoin-wallet-in-africa-with-m-pesa-integration
27. http://en.wikipedia.org/wiki/Neo-Keynesian_economics
28. http://freico.in/
29. http://en.wikipedia.org/wiki/Demurrage_(currency)
30. http://www.positivemoney.org/
31. https://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
32. https://it.wikipedia.org/wiki/Application_specific_integrated_circuit
33. http://www.coindesk.com/bitcoin-developer-jeff-garzik-on-altcoins-asics-and-bitcoin-usability/
34. http://en.wikipedia.org/wiki/Global_surveillance_disclosures_(2013%E2%80%93present)
35. https://bitcointalk.org/index.php?topic=279249.0
36. https://darkwallet.unsystem.net/
37. http://zerocoin.org/
38. http://en.wikipedia.org/wiki/Scalability https://en.bitcoin.it/wiki/Scalability
39. https://en.bitcoin.it/wiki/Thin_Client_Security
40. https://it.wikipedia.org/wiki/BitTorrent
41. https://fr.wikipedia.org/wiki/Business_to_business_%28Internet%29
[^1]: http://en.wikipedia.org/wiki/Bernard_Lietaer/
[^2]: https://it.wikipedia.org/wiki/Debito._I_primi_5000_anni
[^3]: https://it.wikipedia.org/wiki/Economia_del_dono
[^4]: http://en.wikipedia.org/wiki/Mutual_credit
[^5]: https://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_monetaria
[^6]: http://www.complementarycurrency.org/ccDatabase/
[^7]: http://en.wikipedia.org/wiki/Worgl#The_W.C3.B6rgl_Experiment
[^8]: http://en.wikipedia.org/wiki/Silvio_Gesell
[^9]: http://en.wikipedia.org/wiki/Cypherpunk
[^10]: http://en.wikipedia.org/wiki/DigiCash
[^11]: http://en.wikipedia.org/wiki/Hashcash
[^12]: http://it.wikipedia.org/wiki/Bitcoin
[^13]: http://it.wikipedia.org/wiki/Peer-to-peer
[^14]: http://dot-bit.org/
[^15]: http://freico.in/
[^16]: http://peercoin.net/
[^17]: https://bitcointalk.org/index.php?topic=361813.0 contiene il seguente video "esplicativo": http://www.youtube.com/watch?v=xcaltexI-mW0
[^18]: https://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero
[^19]: https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_austriaca
[^20]: https://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo
[^21]: http://lifeboat.com/blog/2013/12/a-college-kid-made-over-24000-yesterday-just-by-waving-this-sign-on-espn
[^22]: http://devcoin.org/
[^23]: http://it.wikipedia.org/wiki/Crowdfunding
[^24]: http://foundation.freicoin.org/#/donations
[^25]: http://en.wikipedia.org/wiki/M-Pesa
[^26]: http://kipochi.com/blog/kipochi-launches-first-bitcoin-wallet-in-africa-with-m-pesa-integration
[^27]: http://en.wikipedia.org/wiki/Neo-Keynesian_economics
[^28]: http://freico.in/
[^29]: http://en.wikipedia.org/wiki/Demurrage_(currency)
[^30]: http://www.positivemoney.org/
[^31]: https://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
[^32]: https://it.wikipedia.org/wiki/Application_specific_integrated_circuit
[^33]: http://www.coindesk.com/bitcoin-developer-jeff-garzik-on-altcoins-asics-and-bitcoin-usability/
[^34]: http://en.wikipedia.org/wiki/Global_surveillance_disclosures_(2013%E2%80%93present)
[^35]: https://bitcointalk.org/index.php?topic=279249.0
[^36]: https://darkwallet.unsystem.net/
[^37]: http://zerocoin.org/
[^38]: http://en.wikipedia.org/wiki/Scalability https://en.bitcoin.it/wiki/Scalability
[^39]: https://en.bitcoin.it/wiki/Thin_Client_Security
[^40]: https://it.wikipedia.org/wiki/BitTorrent
[^41]: https://fr.wikipedia.org/wiki/Business_to_business_%28Internet%29
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@ -1,6 +1,6 @@
**Decentralizzazione e reti sociali**
# Decentralizzazione e reti sociali
***Hellekin***
*Hellekin*
Praticamente sconosciuto dal pubblico fino a due decadi fa, il termine "rete sociale" appare ogi come un'innovazione del **Web 2.0**[^1]. Tuttavia, si tratta di un concetto molto anteriore al fenomeno di concentrazione mercantile degli strumenti che si dedicano alle reti sociali. Nel 1993 il sociologo Jacob Levy Moreno[^2] introdusse il sociogramma, una rappresentazione grafica delle relazioni interpersonali nelle quali ogni nodo è una persona e ogni collegamento una relazione sociale. Il termine "rete sociale" comparve per la prima volta nel 1954 in un articolo del professore John Arundel Barnes[^3] per concludere la sua investigazione sulle relazioni sociali in un villaggio di pescatori norvegesi.
@ -127,3 +127,4 @@ hellekin[at]cepheide[dot]org
[^48]: https://en.wikipedia.org/wiki/Crystal_Space
[^49]: StartPage, Ixquick e DuckDuckGo hanno quintuplicato laffluenza ai loro motori di ricerca dopo che alcuni articoli su Der Spiegel e The Guardian ne hanno parlato nel 2013
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#Decentralizzazione e reti sociali
# Decentralizzazione e reti sociali
##Hellekin
*Hellekin*
![net](../../es/content/media/descentralised-soc-net.png)
@ -134,3 +134,4 @@ hellekin[at]cepheide[dot]org
[^48]: https://en.wikipedia.org/wiki/Crystal_Space
[^49]: StartPage, Ixquick e DuckDuckGo hanno quintuplicato laffluenza ai loro motori di ricerca dopo che alcuni articoli su Der Spiegel e The Guardian ne hanno parlato nel 2013
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -2,7 +2,7 @@
***Hellekin***
Praticamente sconosciuto dal pubblico fino a due decadi fa, il termine "rete sociale" appare ogi come un'innovazione del **Web 2.0**[^1]. Nonostante, si tratta di un concetto molto anteriore al fenomeno di concentrazione mercantile degli strumenti che si dedicano alle reti sociali. Nel 1993 il sociologo Jacob Levy Moreno[^2] introdusse il sociogramma, una rappresentazione grafica delle relazioni interpersonali nelle quali ciascuna è un'individua e ogni collegamento una relazione sociale. Il termine "rete sociale" apparse per la prima volta nel 1954 in un articolo del professore John Arundel Barnes[^3] per concludere la sua investigazione sulle relazioni sociali in un villaggio di pescatori norvegesi.
Praticamente sconosciuto dal pubblico fino a due decadi fa, il termine "rete sociale" appare oggi come un'innovazione del **Web 2.0**[^1]. Nonostante, si tratta di un concetto molto anteriore al fenomeno di concentrazione mercantile degli strumenti che si dedicano alle reti sociali. Nel 1993 il sociologo Jacob Levy Moreno[^2] introdusse il sociogramma, una rappresentazione grafica delle relazioni interpersonali nelle quali ciascuna è un'individua e ogni collegamento una relazione sociale. Il termine "rete sociale" apparse per la prima volta nel 1954 in un articolo del professore John Arundel Barnes[^3] per concludere la sua investigazione sulle relazioni sociali in un villaggio di pescatori norvegesi.
Howard Rheingold[^4], pioniere nelle comunità virtuali e cronista visionario dei cambi sociali indotti per le tecnologie dell'informazione e comunicazione, sottolineava come:"Alcune persone confondono le reti sociali, che sono la somma delle relazioni umani, con i servizi on line **per** le reti sociali, come Facebook e G+". Tale confusione stabilisce il servizio come origine della rete sociale, _a pesar que_ il suo ruolo sia limitato, nel migliore dei casi, a facilitare il suo emergere.

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@ -1,8 +1,8 @@
#Motori di ricerca
# Motori di ricerca
##Open non significa libero, pubblicato non significa pubblico. La gratuità online è una truffa!
## Open non significa libero, pubblicato non significa pubblico. La gratuità online è una truffa!
***Ippolita***
*Ippolita*
![bigG](../../es/content/media/search-engines.png)
@ -78,19 +78,37 @@ http://ippolita.net
**NOTE**
[^1]: Si veda Giles Slade, The Big Disconnect: The Story of Technology and Loneliness, Prometheus Books, NY, 2012, in particolare il terzo capitolo, «Trusting Machines».
[^2]: Per esempio, https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b9/Steve_Jobs_Headshot_2010-CROP.jpg
[^3]: Ippolita, El lado oscuro de Google: Historia y futuro de la industria de los metadatos, virus editorial ed. or. it. Luci e Ombre di Google, Feltrinelli, Milano, 2007. Free copyleft download http://ippolita.net
[^4]: Non essere malvagio
[^5]: Le dieci cose che sappiamo essere certe, http://www.google.com/intl/es/about/company/philosophy/
[^6]: Sopratutto perché il diritto tramite leggi e giudizi sanziona chi lo infrange anche di più se non è in grado di pagare buoni avvocati. Si veda Carlo Milani,« Topologies du devenir libertaire. II Droits ? », dans Philosophie de lanarchie. Théories libertaires, pratiques quotidiennes et ontologie, ACL, Lyon, 2012, pp. 381-384.
[^7]: Se Google fa filosofia, Facebook annuncia princìpi: https://www.facebook.com/principles.php
[^8]: Si veda Ippolita, El lado oscuro de Google, cit., « V. Además, otras funcionalidades maliciosas »
[^9]: I lavori di danah boyd forniscono un punto di vista molto chiaro in merito, il suo sito http://www.zephoria.org/ merita una visita. Per una prospettiva più filosofica si veda Byung-Chul Han, Transparenzgesellschaft, Matthes & Seitz, Berlin, 2012.
[^10]: Il sito http://donttrack.us/ ci mostra molto chiaramente, con una breve presentazione, il sistema di tracciamento delle ricerche. Ci da anche l'opportunità di fare una prima allusione alle “alternative”, por esempio DuckDuckGo. Un motore di ricerca che dice di non tracciare (non fare tracking). Lo scetticismo metodologico al quale aspiriamo ci permette di osservare che è possibile: serve solo aver fiducia in DuckDuckGo...
[^11]: E comunque, sappiamo sin dalla publicazione del 1999 del rapporto europeo di Duncan Campbell 'Interception Capabilities' http://www.cyber-rights.org/interception/stoa/interception_capabilities_2000.htm che lo spionaggio digitale si fa su scala globale.
[^12]: Come successe varie volte nel 2012 e nel 2013, quando Google ridefinì i suoi parametri di confidenzialità e di scambio dei dati tra i suoi diversi servizi.
[^13]: Si può provarlo facilmente: chiedi ai tuoi amici e colleghi di lavoro se hanno cambiato i parametri di default di Google. Normalmente (a partire dal 2014) il filtro Safe Search che Google usa per scartare i risultati di ricerca «illeciti» è basato sulla «media», vale a dire che filtra i contenuti di carattere sessuale esplicito nei risultati di ricerca. E' sempre più difficile individuare questo tipo di parametri. La ragione è stata esposta da una fonte chiaramente corporate: la strategia di business ottimale per i giganti della profilazione online è offrire sistemi di controllo della confidenzialità difficili da usare. Si veda «Appendix: a game theoretic analysis of Facebook privacy settings», in Robert H. Sloan, Richard Warner, Unauthorized access. The Crisis in Online Privacy and Security, CRC Press, 2014, pp. 344-349.
[^14]: Si veda per esempio il manuale Security in a box: https://securityinabox.org/fr/firefox_principale
[^15]: Un panorama abbozzato da Ippolita, Nell'acquario di Facebook, Ledizioni, 2012, Parte terza, le libertà della Rete, «Reazioni e antropotecniche di sopravvivenza», pp. 177-186 http://www.ippolita.net/it/libro/acquario/reazioni-e-antropotecniche-di-sopravvivenza. Si vedano anche il progetto Panopticlick della EFF: https://panopti-click.eff.org/ e Ixquick: https://www.ixquick.com/eng/
[^16]: https://es.wikipedia.org/wiki/Big_data
[^17]: G. Deleuze, F. Guattari, Bilancio-programma per macchine desideranti, in Macchine desideranti, Ombre corte, Roma 2004, p. 114. Ed. or. Gilles Deleuze, Felix Guattari, «Appendice, Bilan-programme pour machines désirantes», LAnti-Œdipe, Éditions de Minuit, Paris, 1975, p. 479.
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -22,3 +22,5 @@ Forse questo dossier non darà soluzioni a temi cosí ampi, ma suggerisce modi a
[^3]: Mike Davis, Planet of Slums, 2007
[^4]: Burning Chrome: http://en.wikipedia.org/wiki/Burning_Chrome, di William Gibson
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -68,3 +68,4 @@ Geografo, attivista culturale, diffusore del software libero, membro del collett
[^6]: Fonte: http://fr.wikipedia.org/wiki/QQOQCCP
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -112,3 +112,5 @@ spideralex[at]riseup[dot]net
[^19]: https://it.wikipedia.org/wiki/La_cattedrale_e_il_bazaar
[^20]: Per esempio Guifi.net iniziò spinta da un gruppo di persone che non riuscivano ad accedere ad un internet di buona qualità per la loro ubicazione geografica considerata “remota” dagli ISP commerciali; o la gente di La Tele Okupem les Ones che volevano contare su un canale di televisione non commerciale che riflettesse l'attualità dei movimenti sociali.
[^21]: Fonte: http://www.ain23.com/topy.net/kiaosfera/contracultura/aaa/aaa_intro.htm
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -203,3 +203,5 @@ Tra i suoi meriti di programmazione all'interno del progetto GNU spiccano la rea
[^11]: https://gnu.org/licenses/license-recommendations.html
[^12]: https://gnu.org/help
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -170,3 +170,5 @@ Artista e coordinatore di [Labomedia](http://labomedia.org), mediahackerfablabsp
[^33]: http://daviddarts.com/piratebox/?id=PirateBox
[^34]: http://wiki.labomedia.org/index.php/PirateBox#Projets_et_d.C3.A9tournements_de_la_PirateBox
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -1,39 +1,39 @@
#Server Autogestiti
# Server Autogestiti
##Tatiana de la O
*Tatiana de la O*
![barricata](../../es/content/media/servers.png)
Per Wikipedia, in informatica “un server è un nodo che essendo parte di una rete, offre servizi agli altri nodi detti client. Si tratta di un computer sul quale si esegue un programma che realizza alcune mansioni in beneficio ad altri applicativi chiamati client, sia che si tratti di un computer centrale (mainframe), un minicomputer, un PC, una PDA o un sistema embed; tuttavia, i computer destinati esclusivamente a fornire i servizi di questi software sono i server per antonomasia”.
Riassumendo semplicemente, quando un persona collega il computer a Internet e digita nel browser l'indirizzo di un sito web che si desidera visitare, i contenuti di questo sito sono ospitati su un server. Questi possono essere di varia natura e nel seguente articolo esploriamo i server chiamati autonomi.
**Che cos'è un server autonomo?**
### Che cos'è un server autonomo?
I server autonomi possono essere definiti come server autogestiti la cui esistenza dipende dal lavoro volontario e/o salariato dei loro manutentori quando ricevono finanziamenti dalla comunità di utenti a cui servono. Essi, pertanto, non dipendono da un istituto pubblico o privato per operare.
I server autonomi possono essere definiti come server autogestiti la cui esistenza dipende dal lavoro volontario e/o salariato delle persone che gli fanno manutenzione, in quando ricevono direttamente finanziamenti dalla comunità di utenti a cui servono. Essi, pertanto, non dipendono da un istituto pubblico o privato per operare.
In ogni caso, l'autonomia di questi servizi può variare, alcuni accettano sovvenzioni o sono ospitati in istituti scolastici mentre altri possono essere nascosti in un ufficio o alloggiati in un centro educativo o d'arte e non hanno bisogno di tali finanziamenti.
I server autonomi sono nati come una delle numerose iniziative dei collettivi di hacktivisti per democratizzare l'accesso alle informazioni e alla produzione di contenuti, alla pari con altre attività come la creazione di punti di accesso alle tecnologie e Internet, seminari di formazione, reti libere, lo sviluppo di programmi o sistemi operativi liberi, ecc
I server autonomi sono nati come una delle numerose iniziative dei collettivi di hacktivisti per democratizzare l'accesso alle informazioni e alla produzione di contenuti, alla pari con altre attività come la creazione di punti di accesso alle tecnologie e Internet, seminari di formazione, reti libere, lo sviluppo di programmi o sistemi operativi liberi, etc...
Ci sono diversi tipi e taglie di server autogestiti, dal piccolo server di posta e web di pochi web designer a servizi noti come la posta elettronica di Riseup[^1] o al servizio di blog personalizzabili come noblogs.org. <ho tradotto come personalizzabili perchè in spagnolo "personales" non mi sembrava rendere il significato reale di noblogs, ovvero blog di collettivi/gruppi e non di singole persone> Molti informatici tengono un server in casa connesso ad una normale connessione domestica dal quale possono fornire siti web, posta, torrent o semplicemente un accesso ad un archivio condiviso con i suoi amici o familiari.
Non è necessario una licenza per avere un server, solo un computer collegato a Internet e un cambiamento nella configurazione del router di casa. La responsabilità non è così grande quando non è previsto un servizio capillare e importante. E se non ci sono molte persone collegate ad esso, non c'è bisogno di gran larghezza di banda.
Ci sono diversi tipi e taglie di server autogestiti, dal piccolo server di posta e siti web di pochi web designer, a servizi famosi come la posta elettronica di Riseup[^1] o al servizio di blog personalizzabili come noblogs.org. Molti informatici tengono un server in casa connesso ad una normale connessione domestica dalla quale possono fornire siti web, posta, torrent o semplicemente un accesso ad un archivio condiviso con i suoi amici o familiari.
Non è necessario una licenza per avere un server, solo un computer collegato a Internet e un cambiamento nella configurazione del router di casa. La responsabilità non è così grande quando non è previsto un servizio capillare e stabile. E se non ci sono molte persone collegate ad esso, non c'è bisogno di gran larghezza di banda.
Da alcuni anni non è così facile lasciare parcheggiato un server presso l'università o in azienda. Con le nuove leggi di controllo dei cittadini su Internet[^2], multe per la violazione del diritto d'autore[^3] e casi di frode[^4], le istituzioni non vogliono ospitare i server senza averne alcun controllo, e molti gruppi scelgono di passare a data center commerciali per dare maggiore stabilità al loro servizio, perché avere un server nel proprio armadio a casa può implicare molti episodi di disconnessione.
**A che ci serve avere dei server autonomi?**
### A che ci serve avere dei server autonomi?
Parallelamente, l'industria dell'informazione ha ottenuto monetizzare ogni volta di più i propri utenti e non necessita più chiedergli denaro per renderli redditizi. Servizi basici come ospitare siti web o caselle di posta sono sempre più offerti da imprese e non da collettivi politicizzati. Per esempio, molti attivisti usano la casella di posta su Gmail o pubblicano le proprie foto in Flickr gratuitamente. Queste aziende non necessitano di riscuotere direttamente del denaro dagli utenti per l'utilizzo, dato che si fanno pagare da terzi parti per avvalersi dei loro utenti attraverso l'esposizione alla pubblicità, o l'utilizzo dei contenuti che questi utenti hanno generato e sono memorizzati su server.
Parallelamente, l'industria dell'informazione è riscuscita a monetizzare ogni volta di più i propri utenti e non ha più bisogno di chiedergli denaro per renderli redditizi. Servizi basici come ospitare siti web o caselle di posta sono sempre più offerti da imprese e non da collettivi politicizzati. Per esempio, molti attivisti usano la casella di posta su Gmail o pubblicano le proprie foto in Flicker gratuitamente. Queste aziende non necessitano di riscuotere direttamente del denaro dagli utenti per l'utilizzo, dato che si fanno pagare da terze part, attraverso l'esposizione alla pubblicità, o l'utilizzo dei contenuti che questi stessi utenti hanno generato e sono memorizzati sul server.
Continuare a creare ed utilizzare servizi autonomi in generale e server in particolare è importante per tante ragioni che andiamo a vedere. Grazie ai diversi aspetti che analizzeremo è facile dedurre che difendere ed appoggiare i server autonomi più vicini (di lingua , politici , geografici) si traduce in un Internet basato su valori comuni, dove le persone che tengono i nostri servizi lo fanno per sostenere quello che facciamo e non per venderci alle autorità o agli inserzionisti.
La pratica da la forma agli strumenti e gli strumenti modellano le pratiche.
Non è la stessa maniera di lavorare che ha dato origine al sistema di lavoro collaborativo di Wikipedia piuttosto che alle applicazioni installabili di Facebook, o l'Android market dove l'interesse è prevalentemente commerciale .
Non è la stessa maniera di lavorare che ha dato origine al sistema di lavoro collaborativo di Wikipedia piuttosto che alle applicazioni installabili di Facebook, o l'Android market dove l'interesse è prevalentemente commercial
**Diversità**
### Diversità
Ogni nuovo collettivo nell'incorporare la propria idiosincrasia e il suo modo di lavorare, nuovi strumenti e relazioni affini, attraverso una rete di altri collettivi, rinforza la scena e la fa evolvere. Non è lo stesso un servizio di posta elettronica che uno di
blog, o uno dedicato alle gallerie di foto. Ci sono server indipendenti che forniscono servizi di telefonia, o la condivisione di file. Ci sono server antimilitaristi o femministi o server per la diffusione di festival d'arte o per condividere file o software. In questi stessi server si sviluppano nuovi strumenti creativi con interessi non commerciali. Inoltre, dobbiamo anche tenere a mente che ogni paese ha situazioni giuridiche diverse per quanto riguarda i diritti e le responsabilità dei server. Per questo è fondamentale che server autogestiti nascano in differenti paesi. Ognuno sviluppando un modo diverso per finanziarsi, dei termini di servizio adattati alle esigenze dei loro sostenitori, e riceveranno apprezzamenti sul progetto ed i servizi offerti in modo ovviamente molto più vicino rispetto alle grandi multinazionali.
**Decentralizzazione**
### Decentralizzazione
La centralizzazione delle informazioni comporta rischi che sono difficili da capire per le persone poco esperte in questioni tecnologiche. Con l'aumento della capacità di storage e di elaborazione delle informazioni, i piccoli dati che le persone regalano ai server commerciali smettono di essere innoffensivi visto che, con la loro accumulazione, si possono ottenere chiari dati statistici sul consumo, la risposta alla pubblicità, la navigazione, ecc.
Se tutti avessimo dei piccoli server, con distinti modi di lavorare e diversi strumenti, in differenti paesi, e mantenuiti da diverse persone, sarebbe difficile tagliare i servizi tutti allo stesso tempo o sapere chi bloccare per paralizzare una rivolta o sedare un movimento.
@ -41,38 +41,39 @@ La centralizzazione delle informazioni minaccia la neutralità della rete, come
Anche nelle frequenti censure di pagine Facebook[^7] o nella modifica dei termini di servizio di Google, Googlecode e altri.
Questo tipo di centralizzazione si traduce spesso in un buon terreno per gli inserzionisti pubblicitari di Internet, come nel caso di Google che, con una combinazione di servizi come posta elettronica, notizie, mappe, motore di ricerca, statistiche per siti web e altri, è in grado di controllare l'attività di milioni utenti e fornire pubblità 'su misura' per ciascuno di essi.
**Autonomia**
### Autonomia
Avendo i nostri fornitori di servizi all'interno della nostra comunità, la possibilità di essere ascoltati quando vi è una problema è molto maggiore.Allo stesso tempo, quando utilizziamo un servizio mantenuto da un collettivo per motivi politici la sua posizione nei confronti delle autorità sarà anche essa politicizzata. Se la polizia si presenta in un datacenter a prendere il server, l'approccio della persona che li riceve può fare la differenza. A volte consegnarlo e poi allertare il gruppo, o, talvolta, l'avvocato del data center spiega alla polizia che "non può prenderlo, ma anche in caso di disconnessione temporanea sarà contattato l'avvocato del gruppo che lo gestisce". O come nel caso di Lavabit, un provider di posta 'sicuro' che ha chiuso i battenti non potendo garantire la privacy dei loro utenti [^8].
Anche la persecuzione publicitaria si riduce al suo minimo, concentrandosi al massimo solo a chiedere donazioni affinchè il proprio progetto possa continuare. Questa pratica contrasta chiaramente con quella dei server commerciali e dei loro utenti che sono essi stessi i prodotti venduti ai pubblicisti affinchè possano vendere: come il caso di Facebook, nel quale gli inserzionisti possono scegliere in maniera molto accurata il tipo di profilo utente a cui fare arrivare gli annunci, o come la pubblicità invasiva di Gmail, collegata al contenuto deXSlla posta dell'utente.
**Consultazione**
### Consultazione
I server autonomi possono anche offrirci una valida informazione nel momento di mantenere la nostra pagina web, possono aiutarci a non auto-incriminarci e lanciare campagne con un livello di sicurezza e privacy molto alto. Inoltre, di solito sperimentano nuove applicazioni che ci permettono più privacy e spesso collaborano anche al loro sviluppo.
I server autogestiti possono anche offrirci una valida informazione nel momento di mantenere la nostra pagina web, possono aiutarci a non auto-incriminarci e lanciare campagne con un livello di sicurezza e privacy molto alto. Inoltre, di solito sperimentano nuove applicazioni che ci permettono più privacy e spesso collaborano anche al loro sviluppo.
**Autoformazione**
### Autoformazione
I server autonomi possono anche essere un posto eccellente per imparare a mantener un server, ma anch per imparare a pubblicare nel web, modificare hardware, etc... Molte persone uscite dal sistema educativo tradizionale trovano il loro posto in questi spazi di formazione, che nonostante siano per la maggior parte virtuali, molte volte possono contare su un piccolo collettivo locale che li sostiene. I limiti dati nell'ambito lavorativo non esistono in questi collettivi, dove i compiti che ciascun individuo realizza vanno modificandosi secondo i suoi interessi o le sue conoscenze acquisite e in una maniera più organica di quella dell'azienda. Mancano sempre collaboratori, e normalmente essere interessata è sufficiente per unirsi ad un gruppo, e il processo di apprendimento è perlopiù pratico.
**Resilienza**
### Resilienza
Se le reti sono internazionali, atomizzate e differenti, quando la situazione cambia repentinamente in uno stato ed i server localizzati là non possono più offire i propri servizi è più facile muovere utenti, blogs e archivi in un altro stato dove si ha una vicinanza di intenti con gli utenti e una rete amplia di server autogestiti amici.
Se le reti fossero internazionali, atomizzate e differenti, quando la situazione cambia repentinamente in uno stato ed i server localizzati là non possono più offire i propri servizi sarebbe più facile muovere utenti, blogs e archivi in un altro stato dove si ha una vicinanza di intenti con gli utenti e una rete amplia di server autogestiti amici.
Se si hanno più server si ha più gente che sa mantenerli e per questo risulterà meno ristretta la tipologia di servizio, e più facile acquisire la conoscenza necessaria per, metti il caso, pubblicare un documento online, sostituire qualcuno che non può fare il proprio lavoro o lanciare una campagna di diffusione di massa. L'orizzonte dei server indipendenti va cambiando con gli anni però ci sono sempre collettivi[^9] che offrono appoggio tecnico ai movimenti sociali e sono sempre di più.
Se si avessero più server autogestiti ci sarebbe più gente che sa mantenerli e per questo risulterebbe meno ristretta la tipologia di servizi, e più facile acquisire la conoscenza necessaria per, metti il caso, pubblicare un documento online, sostituire qualcuno che non può fare il proprio lavoro o lanciare una campagna di diffusione di massa. L'orizzonte dei server indipendenti va cambiando con gli anni e ci sono sempre collettivi[^9] che offrono appoggio tecnico ai movimenti sociali e sono sempre di più.
Un server online è oggi giorno una fabbrica di valore digitale, che ha dei costi economici e necessita una squadra stabile con conoscenze specializzata, oltre che una comunità più estesa che utilizza i suoi servizi. Non è necessario essere esperto essere parte di questa comunità, semplicemente c'è chi vuole utilizzare servizi non commerciali per la propria generazione di contenuti. All'utilizzare servizi non commerciali smettiamo di collaborare, attraverso i nostri contenuti, ad aggiungere valore alle nuove multinazionali digitali come Google o Facebook, e promuoviamo la scena non commerciale in Internet.
Un server acceso è oggi giorno una fabbrica di valore digitale, che ha dei costi economici e necessita una squadra stabile con conoscenze specializzata, oltre che una comunità più estesa che utilizza i suoi servizi. Non è necessario essere una persona esperta per essere parte di questa comunità, semplicemente c'è chi vuole utilizzare servizi non commerciali per la propria produzione di contenuti. All'utilizzare servizi non commerciali smettiamo di collaborare, attraverso i nostri contenuti, ad aggiungere valore alle nuove multinazionali digitali come Google o Facebook, e promuoviamo la scena non commerciale in Internet.
Utilizzando servizi non commerciali, smettiamo di collaborare con i nostri contenuti ad aggiungere valore alle nuove multinazionali digitali, come Google o Facebook, e incoraggiamo un panorama non commerciale su Internet.
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**Tatiana de la O**
Attivista per il software libero, VJ con PureData e contributrice a vari progetti di supporto telematico ai movimenti sociali.
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**NOTE:**
###### NOTE:
[^1]: http://riseup.net
@ -89,8 +90,8 @@ Attivista per il software libero, VJ con PureData e contributrice a vari progett
[^7]: http://socialfixer.com/blog/2013/09/12/beware-your-business-is-at-the-mercy-of-facebook-social-fixer-page-deleted-without-explanation/
[^8]: http://lavabit.com/ : “My Fellow Users, I have been forced to make a difficult decision: to become complicit in crimes against the American people or walk away from nearly ten years of hard work by shutting down Lavabit. After significant soul searching, I have decided to suspend operations. I wish that I could legally share with you the events that led to my decision. I cannot. I feel you deserve to know whats going on--the first amendment is supposed to guarantee me the freedom to speak out in situations like this. Unfortunately, Congress has passed laws that say otherwise. As things currently stand, I cannot share my experiences over the last six weeks, even though I have twice made the appropriate requests. Whats going to happen now? Weve already started preparing the paperwork needed to continue to fight for the Constitution in the Fourth Circuit Court of Appeals. A favorable decision would allow me resurrect Lavabit as an American company.This experience has taught me one very important lesson:
without congressional action or a strong judicial precedent, I would _strongly_ recommend against anyone trusting their private data to a company
with physical ties to the United States.”
without congressional action or a strong judicial precedent, I would _strongly_ recommend against anyone trusting their private data to a company with physical ties to the United States.”
[^9]: In questo link trovi una lista di molti di questi: https://www.riseup.net/radical-servers
[^9]: https://www.riseup.net/radical-servers
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -1,6 +1,7 @@
# Biohacking: Investigazione scientifica come capacità di performare la realtà. <br/> Una revisione transhackfemminista dell'hacking nella scienza
# Biohacking: Investigazione scientifica come capacità di performare la realtà.
## Una revisione transhackfemminista dell'hacking nella scienza
## Paula Pin
*Paula Pin*
![cellule](../../es/content/media/biohacking.png)
@ -99,3 +100,4 @@ Performer e investigatrice. Laureata in belle arti all'università di Barcellona
[^18]: http://pechblenda.hotglue.me/
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -134,6 +134,6 @@ Membro del collettivo Usinette e dellecoluogo Valle de Humbligny a le Cher.
[^19]: - (Marshall Mc Luhan, Pour Comprendre les médias, 1968)
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>

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@ -111,3 +111,4 @@ maxigas[at]anargeek[dot]net
[^40]: - "Alcuni esempi: il passaporto hackerspaces è un documento nel quale i visitatori dello spazio possono collezionare francobolli, chiamati “visti”. Il programma Hackerspaces Global Space Program debuttò nel 2011 con l'obiettivo scherzoso di “inviare un hacker sulla luna entro i prossimi 23 anni”. SpaceFED è un sistema federato di autenticazioni per l'accesso a reti senza fili, che attraversa gli hackerspaces apparsi a eduroam, usato nelle università in giro per il mondo."
[^41]: http://learn.adafruit.com/tv-b-gone-kit
<p align="center"><img src="../../end0.png"></p>