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Stiamo ancora raccogliendo i contributi.
Crediamo fortissimamente nella contaminazione delle discipline: dall’informatica alla fisica, dalla meccanica alla filosofia, dall’agricoltura alla matematica, dalla logica all’arte, dall’architettura all’antropologia e continuate voi con gli abbinamenti che preferite.
Siamo persone curiose in ogni campo e riconosciamo la necessità di intrecciare le esperienze per indagare la complessità del reale, senza arroganti semplificazioni di comodo.
Se vuoi proporre un seminario, un workshop, un contributo, un laboratorio, invia una e-mail all'indirizzo underscore [chiocciola] autistici.org indicando il nome e il tipo dell'intervento, la durata, una breve descrizione, il necessario (proiettore, lavagna, pentole, persone, etc.) e un orario preferenziale.
Se l'intervento che hai in mente è più una suggestione o non te la senti di parlare per troppo tempo, sono previsti alcuni momenti dedicati ai "ten minutes talks". Di solito si tengono a fine giornata, qualcuno si occuperà di segnalare lo sforamento eccessivo dei dieci minuti.
Programma
[TOC]
Censura con abusi o abusi di censura
una piccola guida su come chiudere siti di informazione avendo a disposizione un po' di tempo ed un paio di caselle di posta. il primo (e speriamo ultimo) capitolo della storia di notav.info contro area spa ed eliminalia.
In giro per il QRtiere
Una passeggiata per il quartiere che ci ospita, una caccia al tesoro alla ricerca del prossimo QR code. Come tutti i giochi che si rispettino sono anche previsti alcuni premi. Raccomandazioni: il giro dura circa un'ora perciò equipaggiati, se non sei di Torino magari partecipa a gruppi e magari porta con te un attrezzo GPS per tornare alla base.
Laboratorio creme DIY
Ami le creme per il corpo ma non ne puoi più di svaligiare il reparto senza trovare quella perfetta per te? Beh, vieni e falla da te! Workshop di autoproduzioni creme per il corpo. Materiali utili che se vuoi puoi portare e condividere: Oliolito filtrati & oli essenziali
Yunohost, server casalinghi
La gestione di server è un'attività che necessita di molto tempo e molte competenze rendendola quindi poco praticabile specialmente in ambiti privati o ristretti: di conseguenza ci si affida a servizi esterni, normalmente in mano a grandi corporazioni che in questo modo espropriano i dati privati per i loro immensi profitti. Da alcuni anni vengono sviluppati alcuni progetti tesi alla riappropriazione "fisica" di questi dati attraverso l'uso delle connessioni veloci casalinghe ormai onnipresenti nei nostri paesi occidentali e la disponibilità di computer che possono stare accesi continuamente con bassi costi di acquisto, manutenzione e mantenimento. Fra questi il primo e forse il più noto è il progetto Freedombox nato su impulso di un famoso discorso di Eben Moglen. Yunohost è un progetto che mira ad utilizzare le disponibilità di cui sopra per portare fisicamente in ambito personale e protetto la custodia dei propri dati personali cercando di rendere per quanto possibile semplice e "standard" la gestione di un server in particolare per piccole comunità. È una distribuzione basata su Debian pur non essendone una derivata ufficiale, un "blend".
Smartphone: don't panic, ok panic
Gli smartphone sono oggetti demoniaci e problematici, da cui di solito vi diremmo di stare lontani. Ma posto che in ogni caso tutte poi ce li ritroviamo in tasca sempre con noi, vorremmo provare a delineare alcuni scenari in cui il maledetto gingillo possa essere utile a gestire situazioni di "panico" o difficoltà. L'idea è quella di illustrare alcuni scenari e relativi strumenti da utilizzare per permettere a persone fidate di conoscere la nostra posizione, sapere che abbiamo bisogno di aiuto, cancellare da remoto il dispositivo, tracciare i nostri percorsi e in generale darci una mano. Non pensiamo che tutto questo coincida con il normale e quotidiano utilizzo degli smartphone, che di solito apre solo una voragine di problemi, ma ci rifacciamo a situazioni emergenziali, in cui la scelta è tra il panico non gestito e un tentativo di gestione almeno un pò organizzata. Illustreremo l'utilizzo di alcune app sviluppate per attiviste di varia natura e più in generale sarà una riflessione su quali strumenti abbiamo a disposizione per affrontare situazioni in cui si debba in fretta lanciare un sos.
La nostra cassetta degli attrezzi digitali
Social sì o no? Quale piattaforma per i contenuti? Sarà etica? Sostenibile? Tanti dilemmi.
Sappiamo quello che non vogliamo: notifiche perenni, configurazioni astruse, aggiornamenti continui, obsolescenza programmata, ansia da prestazione, scala industriale, manipolazione nelle interfacce, codice proprietario, reinventare la ruota ancora e ancora...
Abbiamo una buona notizia: le tecnologie conviviali sono già fra noi. Ma c'è parecchio da fare: filtrare, mettersi d'accordo, allargare lo sguardo per concentrarsi su quel che davvero ci piace sviluppare insieme, e come.
Teoria in pratica, ogni azione diretta è rilevante!