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\chapter{Chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo?}
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Siamo studenti e studentesse di fisica e sentiamo l’esigenza rapportarci alla scienza in modo critico uscendo dal paradigma didattico che ci viene proposto quotidianamente dall’istituzione universitaria. Ciò che abbiamo intenzione di fare è una “passeggiata” in quello che, tra le mura del nostro dipartimento, può essere definito il “mondo di fuori”. Vogliamo attraversare questa invisibile ma onnipresente barriera che separa la scienza vista come tentativo di spiegare in modo rigoroso i fenomeni naturali dalla scienza vista come attività umana che si cala ed interconnette con le altre attività umane all’interno della società.
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Ed è proprio nel compiere questo piccolo salto che il percorso Mind The Gap prende vita nella primavera del 2015.
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1. Quali sono i fattori che maggiormente influenzano la direzione della ricerca scientifica?
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2. E in che modo questa arriva a rispondere alle esigenze della collettività?
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3. Qual è la responsabilità dello scienziato nella società rispetto alle applicazioni delle scoperte scientifiche?
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Ecco i primi interrogativi che ci siamo posti e, vista la totale assenza di stimoli da parte della didattica curricolare nel trattare questi argomenti, abbiamo deciso di rendere pubblico il percorso attraverso una serie di incontri di formazione. Tante sono state le chiacchierate e molto variegato il campionamento dei nostri interlocutori : dal professore ordinario di filosofia al dottorando fresco di assegno, dallo storico della fisica in pensione al docente precario oberato di impegni.
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Durante il mese di giugno, Mind The Gap ha preso la forma di un festival le cui parole d’ordine sono state “condivisione del sapere” e “interdisciplinarità”. In piena sessione d’esame, una due giorni di musica, teatro e dibattiti ha animato il nostro dipartimento offrendo a tutti e in modo libero una situazione di approfondimento e socialità che, secondo chi scrive, dovrebbe essere alla base dell’idea stessa di università.
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Data la crescita collettiva maturata lo scorso anno, abbiamo deciso di rilanciare con Mind The Gap 2016. Le domande sono altre ma lo spirito critico col quale vengono approcciate è rimasto lo stesso. Il presente documento è il primo frutto di quest’anno, speriamo che il lettore possa giovarne e, perché no, decidere di contribuire al percorso durante i prossimi mesi.
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