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\chapter{Perché parlare di pubblicazioni?
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All’interno del nostro percorso di approfondimento sul rapporto reciproco fra scienza e società uno dei primi temi che abbiamo scelto di affrontare è quello relativo al funzionamento del sistema delle pubblicazioni scientifiche. Questo tentativo di analisi ed inchiesta potrebbe sembrare troppo particolare come punto di partenza, ma in realtà permette di mettere in luce tutta una serie di questioni e contraddizioni che sono fondamentali per il modo in cui la scienza viene insegnata, prodotta e percepita nel mondo contemporaneo.
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Il modo in cui vengono pubblicati e quindi redatti gli articoli scientifici, di fatto, tocca direttamente la questione dell’accesso al sapere, sotto almeno due punti di vista connessi fra loro: da un lato si pone il tema della gratuità e dell’accessibilità degli argomenti e dei risultati delle ricerche ad un pubblico di specialisti e non; dall’altro, ribaltando il punto di osservazione, diventa interessante capire chi può produrre scienza, quanto costa farlo, e come la struttura economica e sociale, data in questo caso dalle varie riviste, influenzi il modo in cui il singolo scienziato lavora ed espone i suoi risultati.
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Dare dei punti di partenza fermi su temi tanto vasti può essere complesso, e tuttavia è fondamentale per produrre analisi comprensibili: in questo caso ci limitiamo a far notare che tutto il problema in questione si riconduce al discorso più generale della valutazione della scienza. Storicamente è sempre esistita la necessità di discriminare fra cosa è scienza e cosa non lo è; si potrebbero citare migliaia di contributi di scienziati e filosofi in questo senso, ma basta, su tutti, pensare al significato stesso dell’elaborazione di un "metodo scientifico" e al peso che questo ha avuto nel corso dei secoli. Ovviamente il sistema delle pubblicazioni e la loro importanza relativa, data essenzialmente dal peso di una rivista e da altri fattori che saranno esposti nel seguito, assolve proprio a questa funzione: discriminare se un lavoro, un risultato, un modello è scienza oppure no, e non solo, ma anche in un certo senso determinare quanto lo sia.
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Il passo di analisi successivo corrisponde al comprendere quanto questo sistema sia costruito su criteri interni alla scienza stessa, ovvero, di significatività nel percorso di comprensione della natura; o quanto invece vi sia un influenza di fattori esterni, economici e sociali. Questo rapporto, che poi è proprio il punto da cui siamo partiti per il nostro percorso, ci sembra il nodo fondamentale, l’elemento di contraddizione da investigare per comprendere al meglio il problema.
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Non bisogna dimenticare, nel merito, che è solo fra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento che la scienza si inserisce a tutti gli effetti all’interno del sistema produttivo, passando dall’essere un’attività sostanzialmente speculativa, portata avanti quasi solo da nobili disinteressati a ricavarne un guadagno economico, a un vero e proprio lavoro retribuito, con la conseguenza di gravare come voce di spesa sulle tasche della collettività e di dover essere allo stesso tempo messa a valore dalla stessa. E’ bene anche precisare che per noi questo aspetto è necessario e auspicabile; Ma, in determinati contesti, può manifestarsi in una forma contraddittoria: il problema diventa quindi cosa s’intende come valore della ricerca scientifica, quale ricerca merita il suo costo sulla società.
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Date queste premesse di carattere generali andremo nei prossimi paragrafi a studiare il modo in cui, nel mondo contemporaneo, vengo pubblicati, e di conseguenza anche prodotti, gli articoli scientifici, evidenziando le criticità che emergono proprio da questo quadro di relazioni e contraddizioni non risolte.
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